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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03032013-104703


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
DEL FRATE, IRENE
URN
etd-03032013-104703
Titolo
Relazione tra cattiva qualita' del sonno e ipertensione arteriosa resistente
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA INTERNA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
Parole chiave
  • ipertensione arteriosa resistente
  • qualità del sonno
Data inizio appello
26/03/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’insonnia e la breve durata del sonno sono state associate ad una maggiore incidenza e prevalenza di ipertensione arteriosa. Tuttavia, il rapporto tra la perdita di sonno e l'ipertensione resistente è ancora indeterminato.
In questo studio sono stati arruolati 270 pazienti consecutivi alla loro prima visita presso l’Ambulatorio del Centro Ipertensione dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa.
L’ipertensione resistente è stata definita in presenza di valori di pressione arteriosa (PA) maggiore di 140/90 mmHg con 3 o più farmaci antipertensivi, o di PA controllata con 4 o più farmaci, compreso un diuretico.
La scarsa qualità del sonno è stata definita, utilizzando il Pittsburgh Sleep Quality Index, con uno score maggiore di 5; i sintomi depressivi con score maggiore di 10 del Beck Depression Inventory, e l'ansia di tratto con un Y2 maggiore di 40 del State / Trait Anxiety Inventory. Sono stati esclusi i pazienti che riferivano apnee notturne, russamento, o sindrome delle gambe senza riposo.
I dati completi erano disponibili per 222 pazienti (uomini 50,9%, età 56,6 ± 12,5 anni, ipertensione resistente 14,9%). In questa popolazione abbiamo riscontrato una prevalenza di scarsa qualità del sonno del 38,2%. I pazienti con ipertensione resistente presentavano una maggiore prevalenza di scarsa qualità del sonno, difficoltà all’addormentamento e ridotta efficienza del sonno, ma non di breve durata del sonno, sintomi depressivi o ansia. In particolare, la prevalenza della scarsa qualità del sonno è risultata aumentata nelle donne con ipertensione arteriosa resistente (40,2 vs 70,6%, p = 0.02), ma non negli uomini (29,2 vs 43,8%, p = 0,24). Nelle donne, la cattiva qualità del sonno era un predittore indipendente di ipertensione resistente, anche dopo aggiustamento per comorbidità cardiovascolari e psichiatriche (OR 5.3, CI 1,1-27,6). Al contrario negli uomini, l’età, il diabete e l’obesità erano le sole variabili associate con ipertensione resistente.
In conclusione, la scarsa qualità del sonno è significativamente associata con ipertensione resistente nelle donne, suggerendo un nuovo bersaglio terapeutico in questa popolazione.
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