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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03032008-110334


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BALESTRI, MONICA
URN
etd-03032008-110334
Titolo
Rapporto tra rigidita' arteriosa e disfunzione diastolica nello scompenso cardiaco non ischemico.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Taddei, Stefano
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
18/03/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo scompenso cardiaco è una patologia ad elevata morbilità e mortalità, causa frequente di ospedalizzazione in condizioni di urgenza-emergenza. L’ipertensione arteriosa è il fattore di rischio più comune per lo sviluppo di insufficienza cardiaca nella popolazione generale, attraverso lo sviluppo di cardiopatia ischemica, ipertrofia ventricolare sinistra, ed anche aumentata rigidità arteriosa. Infatti, la ridotta compliance del ventricolo sinistro e delle grandi arterie contribuisce allo sviluppo e alla progressione dello scompenso.
Inoltre, la rigidità vascolare, misurata come velocità di propagazione dell’onda pressoria (PWV) a livello aortico, rappresenta un predittore indipendente di morbilità e mortalità cardiovascolare .
Lo scopo della tesi è stato di valutare la relazione tra rigidità arteriosa e la funzione diastolica del ventricolo sinistro in pazienti con scompenso cardiaco non ischemico.
Sono stati selezionati 50 pazienti di età media 63 anni, di cui 8 donne, con diagnosi di scompenso cardiaco non ischemico. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad uno studio ecocardiografico e Doppler non solo per la valutazione della funzione sistolica (frazione di eiezione) ma anche includendo i parametri di funzione diastolica, ossia la misurazione del rapporto E/A ed il tempo di decelerazione dell’onda E (EDT).
Inoltre, utilizzando la tonometria arteriosa (software Sphygmocor) sono stati valutati l’augmentation index (AIx) e la pressione di pulsazione centrale tramite l’analisi dell’onda di pulsazione (PWA) a livello radiale e la PVW aortica con tonometria sequenziale a livello carotido-femorale (PWV).
La mediana dei valori della frazione di eiezione dei pazienti era del 30% in un range che andava dal 17% al 49% . Il rapporto E/A era di 1.1 con range tra 0.4-4.0 ed il tempo di decelerazione di 160 ms con range da 73 ms a 290 ms.
L’AIx è risultato correlato inversamente al rapporto E/A (r =-0.47; p<0.01) e direttamente rispetto a tempo di decelerazione dell’onda E (r =0.52; p<0.01). La PWV si è rivelata associata in modo significativo solo con EDT (r =0.40; p<0.05).
I pazienti quelli che presentavano un pattern diastolico pseudo-normalizzato o restrittivo sono risultati avere pressione di pulsazione centrale, AIx e PWV aortica e frazione di eiezione ridotta rispetto agli altri pazienti.
La frazione di eiezione era significativamente correlata alla pressione di pulsazione centrale (r =0.35; p=0.05) e tendeva ad essere correlato all’AIx (r = 0.27) e alla PWV aortica (r =0.25).
In conclusione questi dati suggeriscono che nei pazienti con scompenso cardiaco non ischemico la disfunzione diastolica si associa ad una apparente ridotta rigidità arteriosa e ad una ridotta pressione centrale, un fenomeno che è probabilmente correlato al grado di disfunzione sistolica presente in questi pazienti.
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