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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03022020-162512


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MICHELOTTI, DAVIDE
URN
etd-03022020-162512
Titolo
Efficacia della parassitizzazione di Anagyrus vladimiri Triapitsyn (ex A. sp. near pseudococci) su Pseudococcus comstocki (Kuwana)
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Dott. Benelli, Giovanni
correlatore Prof. Conte, Giuseppe
Parole chiave
  • nemico naturale
  • controllo biologico
  • parassitizzazione
  • Planococcus ficus
  • Pseudococcus comstocki
  • tasso di parassitizzazione
  • Anagyrus vladimiri
  • parassitoide
  • tasso di emergenza dei parassitoidi
  • fitness del parassitoide
Data inizio appello
06/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/04/2060
Riassunto
Pseudococcus comstocki (Kuwana) è conosciuta in tutto il mondo come una cocciniglia parassita di diverse specie vegetali, tra cui molte di interesse agrario: in aggiunta ai danni diretti da sottrazione della linfa, il danno indiretto più rilevante consiste nella produzione di melata, un ottimale substrato per lo sviluppo di funghi chiamati “fumaggini”, che vanno a depositarsi sulle superfici di foglie, germogli e frutti, compromettendo il normale sviluppo della pianta. P. comstocki è originaria dell’Asia orientale, ma nel corso degli anni, grazie alla globalizzazione e alla sua forte plasticità adattativa è riuscita ad arrivare in molte altre parti del mondo e a colonizzarle. Tra questi stati rientra anche l’Italia, dove l’insetto è stato segnalato per la prima volta su gelso nel 2004 in Veneto. Da allora si è espanso arrivando anche in Emilia Romagna e ad oggi in quelle zone è ormai a tutti gli effetti un’avversità costante di diversi tipi di coltivazioni da frutto e ornamentali. Di conseguenza, è di forte attualità la necessità di trovare una soluzione, il più ecocompatibile possibile, per la lotta contro P. comstocki. Fra le varie opzioni una delle più stimolanti è sicuramente quella di trovare un suo possibile antagonista da usare come elemento per la lotta biologica ed è in questa direzione che ha deciso di andare la presente tesi. Fra i possibili candidati, la scelta è ricaduta sull’imenottero Anagyrus sp. near pseudococci, recentemente riclassificato come A. vladimiri Triapitsyn, in quanto tale specie è già nota in bibliografia come antagonista di una specie tassonomicamente vicina a P. comstocki, Planococcus ficus (Signoret), comunemente chiamata “cocciniglia farinosa della vite”, contro la quale viene usato ormai annualmente in programmi di difesa biologica anche su vitigni di particolare pregio. La presente sperimentazione si è posta principalmente due obiettivi; in primo luogo quello di capire se la cocciniglia P. comstocki sia realmente un ospite utilizzabile da parte di A. vladimiri, in secondo luogo di confrontare i dati relativi alla parassitizzazione delle due diverse cocciniglie in laboratorio. Per prima cosa sono stati creati allevamenti massali, in laboratori diversi per evitare contaminazioni, di P. comstocki, di P. ficus (nutriti con delle patate provviste di getti) e di A. vladimiri (nutriti con una soluzione di acqua e miele in pari concentrazione). Successivamente sono iniziate le osservazioni inerenti allo studio comportamentale. Esse sono state svolte inserendo in capsule Petri per 24 ore (contenitori trasparenti e cilindrici del diametro di 35 mm) 8 neanidi di terza età o femmine preovigere di P. comstocki, o di P. ficus ed una femmina accoppiata di A. vladimiri. Per i primi 20 minuti è stata fatta una continua osservazione, con annotazione di tutti gli moduli comportamentali caratterizzanti la sequenza di parassitizzazione e l’eventuale durata e successo della stessa, dopodiché è stato inserito nelle capsule un pezzetto di patata come substrato per il sostentamento delle cocciniglie ed ogni contenitore è stato numerato e lasciato a sé stante per il resto del tempo. Passate le 24 ore, ogni femmina di A. vladimiri è stata rimossa, mentre sono state lasciate tutte le possibili vittime e nei giorni successivi è stata monitorata giornalmente la situazione per rilevare lo sfarfallamento di esemplari adulti dell’imenottero, rilevandone sesso e tempo di sviluppo preimmaginale. Su entrambe le cocciniglie sono state svolte cinquanta repliche. Finite le osservazioni è iniziata la fase di confronto dei dati ottenuti per le due diverse cocciniglie a riguardo dei fattori osservati: ricerca dell’ospite, antennamento, probing in pre-oviposizione, ovideposizione, trascinamento della vittima durante l’ovideposizione, mosse difensive messe in atto dalle cocciniglie per difendersi, superparassitizzazione, fitness e sesso della progenie di A. vladimiri. I dati hanno mostrato che non si sono riscontrate differenze statistiche maggiori per tali serie di dati trai due ospiti. Da questa ricerca emerge dunque la concreta possibilità di utilizzare A. vladimiri per il controllo biologico efficace e sostenibile di P. comstocki evidenziando l’importanza di approfondire tali esperimenti in condizioni di campo.
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