Tesi etd-03022013-104015 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
PALMERI, LUCA
URN
etd-03022013-104015
Titolo
L'artroplastica di rivestimento dell'anca con accoppiamento metallo-metallo: risultati clinici, radiologici e tribologici
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Guido, Giulio
Parole chiave
- protesi rivestimento anca
Data inizio appello
21/03/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
La sostituzione protesica dell’anca è un intervento che è andato incontro a numerosi progressi, sia per quanto riguarda la tecnica chirurgica che dal punto di vista dei materiali utilizzati, tanto che oggi viene considerata una delle procedure più idonee ed affidabili in chirurgia ortopedica. L’intervento elettivo di protesi d’anca viene eseguito principalmente allo scopo di alleviare il dolore, la rigidità, la deformità, la limitazione funzionale che colpiscono l’articolazione dell’anca, migliorando così la qualità della vita dei pazienti. Nel corso degli anni sono state sviluppate fondamentalmente tre tipologie di protesi d’anca: protesi totali , endoprotesi e protesi di rivestimento. In questa tesi descriviamo la nostra esperienza presso la clinica ortopedica di Pisa riguardo l’artroprotesi di rivestimento dell’anca. Dal 2004 al 2008 abbiamo trattato 82 pazienti mediante artroplastica di rivestimento dell’anca. Questo impianto è costituito da due componenti metalliche in cobalto-cromo-molibdeno e prevede una fissazione ibrida: superficie porous-coated rivestita di idrossiapatite press-fit per la componente acetabolare e fissazione con cemento per la componente femorale. Degli 82 impianti 62 sono stati applicati a uomini e 20 a donne . Abbiamo richiamato 24 pazienti la cui diagnosi era coxartrosi primitiva in 21 pazienti e coxartrosi postraumatica in 3 casi. Il follow-up va da un minimo di 4 anni ad un massimo di 9 anni. Tutti i pazienti sono stati valutati mediante la scheda Harris Hip Score. Abbiamo sottoposto tutti i pazienti ad una ecografia muscolo scheletrica dell’anca ed una valutazione radiografica verificando il posizionamento delle componenti e la presenza di eventuali radiolucenze evolutive. Tutti i paziente sono stati inoltre sottoposti ad esami ematochimici ed urinari dosando gli ioni metallo Cr e Co. I risultati raggiunti fino ad ora possono essere considerati soddisfacenti, tutti i pazienti trattati hanno ripreso l’attività lavorativa e sportiva precedentemente svolta, inoltre sia dalle valutazioni radiologiche che tribologiche eseguite non abbiamo riscontrato segni di mobilizzazione degli impianti né segni di reazioni avverse ai metalli.
File
Nome file | Dimensione |
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tesi_spe...e_def.pdf | 1.91 Mb |
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