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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03022009-095351


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BELLI, SIMONE
URN
etd-03022009-095351
Titolo
La Depressione Perinatale: studio longitudinale sui fattori di rischio
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Mauri, Mauro
Parole chiave
  • depressione perinatale
  • depressione postpartum
  • fattori di rischio
Data inizio appello
17/03/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
17/03/2049
Riassunto
Introduzione
Con la denominazione "Depressione Perinatale" si comprendono tutti gli episodi depressivi maggiori e minori che colpiscono la donna nel periodo che va dall'inizio della gravidanza a un anno dopo il parto. Revisioni e meta-analisi pubblicate su questo argomento indicano che le forme depressive associate alla gravidanza interessano nei Paesi occidentali dal 10 al 15% delle donne.
La patologia affettiva del periodo perinatale può avere conseguenze importanti, non solo per la donna che la vive, ma anche e soprattutto per il neonato. La letteratura dimostra come in questi casi possa essere influenzato negativamente lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Tutto questo è in accordo con le più recenti acquisizioni nel campo delle neuroscienze sullo sviluppo del sistema nervoso.
Per questi motivi, la prevenzione primaria tramite strumenti di screening validi, nonché l'intervento precoce, assumono un'importanza cruciale nel periodo perinatale.

Obiettivi dello studio
1)Descrivere la distribuzione dei fattori di rischio predittivi di una sintomatologia depressiva nel postpartum in un campione non clinico di donne gravide.
2)Valutare la possibilità di predire, oltre alla sintomatologia depressiva, la sintomatologia ansiosa e la compromissione funzionale.

Materiali e metodi
­Per questo studio longitudinale sono state reclutate 1066 donne al terzo mese di gravidanza presso il Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
Per descrivere la distribuzione dei fattori di rischio nel campione è stata utilizzata la Postpartum Depression Predictors Inventory – Revised (PDPI-R, Beck, 2002), con rilevazioni al baseline (terzo mese di gravidanza) e al primo mese postpartum.
Per quanto riguarda le misure di esito sono state utilizzate la Edinburgh Postnatal Depression Scale (EPDS, Cox et al., 1987), la State-Trait Anxiety Inventory (STAI, Spielberger, 1983) e la Work and Social Adjustment Scale (WSAS, Mundt et al., 2002), al fine di valutare rispettivamente la sintomatologia depressiva, la sintomatologia ansiosa e la compromissione funzionale al primo mese postpartum.

Risultati
I fattori di rischio predittivi di una sintomatologia depressiva al primo mese postpartum sono la depressione prenatale (RR=6.9; 95% IC=3.6-3.8), l'ansia prenatale (RR=5.0; 95% IC=2.4-10.7) e la depressione pregressa (RR=3.9; 95% IC=2.0-7.5).
I fattori di rischio predittivi di una sintomatologia ansiosa al primo mese postpartum sono la depressione prenatale (RR=3.6; 95% IC=2.3-5.8), la depressione pregressa (RR=2.8; 95% IC=2.0-4.2), l' ansia prenatale (RR=2.5; 95% IC=1.7-3.7), l'insoddisfazione coniugale (RR=1.8; 95% IC=1.3-2.4), i life stress (RR=1.4; 95% IC=1.1-1.7) e lo scarso supporto sociale (RR=1.2; 95% IC=1.0-1.3).
I fattori di rischio predittivi di una compromissione funzionale significativa al primo mese postpartum sono la depressione prenatale (RR=2.3; 95% IC=1.3-4.1), la depressione pregressa (RR=1.6; 95% IC=1.0-2.7), l' ansia prenatale (RR=1.7; 95% IC=1.0-2.8) e la mancanza di un supporto sociale (RR=1.2; 95% IC=1.1-1.3).

Conclusioni
I fattori di rischio più significativi per lo sviluppo di una sintomatologia depressiva nel postpartum sembrano essere quelli psicopatologici individuali.
I fattori psicosociali sarebbero invece più strettamente legati al rischio di sviluppare una sintomatologia ansiosa e alla compromissione del funzionamento globale.
La PDPI-R, sebbene ideata originariamente solo per la depressione postpartum, potrebbe rivelarsi uno strumento efficace nell'individuare i fattori di rischio anche per quanto riguarda la sintomatologia ansiosa e la compromissione funzionale nel periodo perinatale.


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