Tesi etd-03012024-184127 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SPAGNUOLO, ILARIA
URN
etd-03012024-184127
Titolo
Asma in adolescenza e coinvolgimento delle piccole vie aeree
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
correlatore Dott. Comberiati, Pasquale
correlatore Dott. Comberiati, Pasquale
Parole chiave
- adolescenti
- asma
- oscillometria
- piccole vie aeree
- spirometria
Data inizio appello
26/03/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/03/2094
Riassunto
Lo studio tratta dell'asma in pazienti adolescenti, di età compresa tra i 12 e i 17 anni, e del grado di coinvolgimento delle piccole vie e aeree. I pazienti sono stati esaminati tramite l'uso di test specifici, quali spirometria, oscillometria, misurazione della frazione esaltata di ossido nitrico (FeNO), test GINA e ACT. Obiettivo è verificare la disfunzione delle piccole vie aeree, quantizzare le riacutizzazioni significative dell'asma, e tramite queste stabilire fattori predittivi e grado di controllo della patologia. L’asma bronchiale è la malattia cronica più frequente dell’infanzia e dell’adolescenza, e rappresenta pertanto un importante problema di salute pubblica. Tipici sintomi della malattia sono: tosse, respiro corto e/o sibilante, dispnea, costrizione toracica e grado variabile di ostruzione delle vie aeree. I sintomi si esacerbano durante i periodi di riacutizzazione, o si manifestano come attacchi in acuto, che a seconda della variabilità di ostruzione, possono essere reversibili. Pur essendo una patologia cronica, se ben controllata dalla terapia, diviene essenzialmente priva di sintomatologia, consentendo al soggetto un buon stile di vita. Nello studio qui attuato, sono stati presi in esame ragazzi adolescenti, nella fascia d’età dai 12 ai 17 anni, con storia di asma bronchiale di lunga data, trattati con terapia specifica da anni, seguendo le linee guida GINA (Global Initiative for Asthma) e i vari Step delle stesse. Spesso i pazienti sono risultati, oltre che asmatici, anche affetti da allergie alimentari, rinite allergica o dermatite atopica, quindi soggetti atopici particolarmente predisposti allo sviluppo di reazioni, se a contatto con i cosiddetti allergeni. I ragazzi sono stati analizzati tramite l’utilizzo di test semplici e standardizzati, primo fra tutti la spirometria, il gold standard nella valutazione dell’infiammazione delle vie aeree. La spirometria in particolare è stata attuata insieme al test di broncodilatazione, con somministrazione di salbutamolo fra due prove spirometriche, per verificare la reversibilità dell’ostruzione delle vie aeree (aumento del FEV1 di almeno il 12% o 200 ml rispetto alla prima prova basale). I valori del FEV1 e dell’Indice di Tiffenau sono importantissimi per la diagnosi e il follow-up della patologia. Allo stesso modo, è stata utilizzata l’oscillometria a impulsi (IOS), test molto accurato che misura la risposta delle vie aeree a un flusso di onde sonore in corrispondenza di specifiche frequenze. L’IOS è importante per valutare il grado di disfunzione delle piccole vie aeree e il loro coinvolgimento nella patologia asmatica. Due variabili particolarmente rilevabili nell’oscillometria sono la resistenza (R) e la reattanza (X): la resistenza è l’energia richiesta per propagare l’onda pressoria attraverso le vie aeree, mentre la reattanza riflette le proprietà visco-elastiche del sistema respiratorio. L’impedenza respiratoria (Z), cioè la forza di opposizione di un circuito al passaggio di un impulso, comprende sia la resistenza che la reattanza. In più è stato utilizzato sui pazienti adolescenti il test di misurazione della frazione esalata di ossido nitrico (FeNO), i cui valori elevati (superiore ai 20ppb) indicano una condizione infiammatoria a livello bronchiale. Infine, sono stati somministrati questionari ai soggetti, per valutare la sintomatologia quotidiana e la qualità della vita degli stessi. L’Asthma Control Test (ACT) valuta il livello di controllo dei sintomi nelle quattro settimane precedenti tramite uno score numerico. Similmente, è stato attuato il GINA Control Test, contenuto nelle linee guida GINA, che valuta la sintomatologia nelle quattro settimane antecedenti.
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