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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03012023-110823


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BERSOTTI, CHIARA
URN
etd-03012023-110823
Titolo
La crisi della presenza nell'epoca dei simulacri tecnologici
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof. Brugnolo, Stefano
correlatore Prof. Tirinanzi De Medici, Carlo
Parole chiave
  • Anders
  • De Martino
  • Dick
  • l'invenzione di Morel
  • Casares
  • Cline
  • la possibilità di un'isola
  • Houellebecq
  • il sistema xv
  • Barnes
  • ready player one
  • black mirror
  • eschaton
  • apocalisse culturale
  • vergogna prometeica
  • crisi della presenza
  • simulacri
  • apocalisse psicopatologica
Data inizio appello
13/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/04/2093
Riassunto
La tesi ha l'obiettivo di analizzare dei romanzi di fantascienza per comprendere le ragioni della costruzione di simulacri tecnologici all'interno delle rappresentazioni futuristiche in essi trattate. Si focalizzerà principalmente sul concetto di crisi della presenza di De Martino come causa della precarietà del vissuto, tale per cui gli individui costruiscono per sé dei fantasmi del reale tramite cui poter far fronte alla paura del "non-esserci". Il periodo studiato andrà a toccare la fantascienza della seconda metà del Novecento, fino alla prima decade del Ventunesimo secolo. Inizierà con l'analisi del romanzo di fantascienza dell'argentino Casares, con l'Invenzione di Morel, in cui l'autore dà una prima idea di prototipo per una Realtà Virtuale già negli anni quaranta del Novecento; si passerà a Dick ed i suoi simulacri anestetici, a Barnes in cui la tecnologia distrae da una catastrofe ambientale. Con Houellebecq si vedrà un cambiamento nella società e nei simulacri da essa creati. In Ready Player One e Black Mirror l'analisi verterà sulla società a noi coeva in cui le tecnologie, ormai facenti parte della nostra cultura, non si presentano solo come nemici ma come potenziali elementi dissociativi (ed eschaton) per l'individuo in crisi. Alla suddetta analisi, si associerà anche uno studio su come sia mutato il rapporto tra l'autore e la tecnologia della propria società, collegandosi al concetto di vergogna prometeica ed anestesia di Anders.

The thesis aims to analyze science fiction novels to understand the reasons for the construction of technological simulacra within the futuristic representations treated in them. It will mainly focus on the concept of "crisi della presenza" in De Martino's studies as a cause of the precariousness of experience, such that individuals build for themselves ghosts of reality through which they can cope with the fear of "not being here". The period studied will touch the science fiction of the second half of the twentieth century, up to the first decade of the twenty-first century. It will begin with an analysis of the science fiction novel by Casares, with Morel's Invention, in which the author gives a first idea of ​​a prototype for a Virtual Reality as early as the 1940s; we will move on to Dick and his anesthetic simulacra, to Barnes where technology distracts from an environmental catastrophe. With Houellebecq we will see a change in society and the simulacra created by it. In Ready Player One and Black Mirror the analysis will focus on contemporary society in which technologies, now part of our culture, do not present themselves only as enemies but as potential dissociative elements (and eschaton) for the individual in crisis. The aforementioned analysis will also be associated with a study on how the relationship between the author and the technology of his own society has changed, linking it to Anders' concept of "vergogna prometeica" and anesthesia.
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