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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03012018-104021


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LORENZANI, RITA
URN
etd-03012018-104021
Titolo
Il ruolo del Presidente della Repubblica in Romania
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Stradella, Elettra
Parole chiave
  • Romania
  • semipresidenzialismo
  • Presidente della Repubblica
  • Europa dell'Est
  • diritto pubblico comparato
  • Comunismo
  • Capo di Stato
Data inizio appello
19/03/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’oggetto di studio di questa tesi è il ruolo del Presidente della Repubblica in Romania, questo perché il caso romeno presenta delle peculiarità e delle ambiguità riguardo alla natura del suo regime politico che hanno fatto nascere in seno alla letteratura scientifica un acceso dibattito.
La Romania è formalmente una Repubblica semipresidenziale, ma il dibatto della dottrina si focalizza sia su come definire il Paese, da un punto di vista normativo; sia sul distacco esistente tra forma e sostanza. La maggioranza degli studiosi definiscono la Repubblica romena come semipresidenziale, ma non sono univoche le opinioni in merito “all’intensità” dei poteri presidenziali. La Romania è definita semipresidenzialismo: moderato (A. Iorgovan), accentuato (B. Dima), attenuato (R. Elgie), ascendente o discendente (C. Ionescu). Altri, invece, la ritengono un sistema parlamentare (G. Sartori). Qualificazioni attribuite a seconda di quali variabili vengono considerate preponderanti rispetto ad altre. Guardando alle regole costituzionali, la Romania è un semipresidenzialismo, laddove però il Presidente della Repubblica, non ha un ruolo attivo nella politica nazionale ma è mediatore dei rapporti tra i poteri dello Stato e tra lo Stato e la società. Al contrario, esaminando la prassi politica dal 1989 ad oggi, il ruolo e i poteri del Capo di Stato sono apparsi: ora forti e travalicanti i confini costituzionali, ora rispettosi della legge fondamentale. Questo in funzione degli equilibri di forza esistenti tra Presidente della Repubblica, Governo e Parlamento.
Il background storico che accomuna gli Stati dell’ex blocco Comunista rappresenta un’importante fattore di influenza sull’attuale fisionomia di questi Paesi. Pertanto, oltre ad una premessa storica sulla Romania, è stato fatto riferimento alle vicende accadute ai Paesi dell’Est e agli studi esistenti in materia (M. Duverger, R. Elgie).
Attualmente, la Costituzione romena lascia spazio ad ambiguità che, assieme alle specifiche configurazioni partitiche e il coinvolgimento nei partiti politici di Presidente e Primo Ministro, hanno reso più agevole ai Presidenti interpretare in modo individuale il loro ruolo istituzionale. Per questo motivo, si ritiene necessario per la Romania operare una revisione costituzionale che colmi le lacune esistenti. Al di fuori della dimensione normativa, comunque, il dinamismo mostrato dalla società civile romena, mostra segnali positivi in direzione di un cambiamento verso il consolidamento della democrazia nel Paese.
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