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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-03012010-123240


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
GAMBACCIANI, CARLO
URN
etd-03012010-123240
Titolo
I neurinomi spinali:aspetti clinico-radiologici e trattamento chirurgico in una serie di 45 pazienti
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Parenti, Giuliano Francesco
Parole chiave
  • clessidra
  • midollo spinale
  • neurinomi
Data inizio appello
16/03/2010
Consultabilità
Completa
Riassunto
I neurinomi spinali, lesioni a lenta crescita e benigne, che si possono sviluppare in tutto il canale spinale, rappresentano il 25% di tutti i tumori spinali e nella maggioranza dei casi sono solitari. Hanno origine dalle cellule di Schwann delle radici sensitive dorsali, ma in circa il 25% originano dalle radici motorie ventrali.
Scopo di questa tesi è quello di descrivere gli aspetti clinico-radiologici, ma soprattutto il trattamento chirurgico nei risultati raggiunti nel recupero dei sintomi neurologici e l' incidenza delle eventuali recidive in una serie i neurinomi spinali operati nella U. O. di Neurochirurgia universitaria.
Pertanto abbiamo preso in esame in un totale di 228 casi di tumori del rachide 45 pazienti(21 maschi e 24 femmine) con età media di 55.1 anni (range 34-78) trattati per neurinoma spinale nel periodo aprile 1999-novembre 2009. E' stata posta particolare attenzione ai neurinomi “a clessidra” i quali hanno la peculiarità di estendersi in sede paraspinale attraverso il forame di coniugazione: essi presentano particolari difficoltà chirurgiche e spesso necessitano di un secondo intervento per ottenere una asportazione totale.
I neurinomi erano distribuiti nel tratto cervicale in 12 casi, nel tratto dorsale in 9 casi, nel tratto lombare in 24 casi.
30 sono risultati intradurali( 4 cervicali, 6 dorsali e 20 lombo sacrali), 2 extradurali( 1 cervicale ed 1 lombo- sacrale) 12 a clessidra (6 cervicali 3 dorsali e 3 lombo- sacrali).
Nel 75,5% il sintomo era il dolore segmentario che spesso durava da molto tempo fino ad un massimo di 4 anni. Seguiva il deficit radicolare motorio e/o sensitivo, presente nel 55,5% dei casi ed in ultimo i disturbi midollari tipo paraparesi, presenti nel 28,9% prevalenti ovviamente nei casi del tratto cervicale con il 58,3%.
In tutti la diagnosi è stata posta correttamente con RM senza e con contrasto, che ha permesso una precisa diagnosi in tutti i neurinomi a clessidra. I neurinomi a clessidra risultavano il 28,9% localizzati maggiormente nel tratto cervicale (53,8%), in questi casi era eseguita anche Angio-TAC per lo studio dell' arteria vertebrale.
Tutti i pazienti erano operati con approccio posteriore con tecnica microchirurgica con il microscopio operatorio, ottenendo una asportazione totale nel 97,8%, nonostante la percentuale del 28,9% di neurinomi a clessidra; solo un paziente con neurinoma a clessidra lombare gigante esteso anteriormente necessitava di un secondo intervento.
La RM post operatoria ha documentato in tutti l' asportazione totale.
Con l' intervento si è assistito alla scomparsa del dolore segmentario in tutti i 34 pazienti, solo in uno non subito ma dopo tre mesi. Nei 30 pazienti con deficit neurologici il 90% ha presentato miglioramento o recupero completo e il 10% sono rimasti invariati.
Non è stata osservata nessuna recidiva.
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