logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03012006-165627


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Cataldi, Giuseppe
Indirizzo email
joe.cat@inwind.it
URN
etd-03012006-165627
Titolo
Distribuzione e revisione sistematica di entità critiche del genere Saxifraga sulle Alpi Apuane
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE NATURALI
Relatori
relatore Dott. Ansaldi, Maria
relatore Prof. Garbari, Fabio
relatore Dott. Bedini, Gianni
Parole chiave
  • saxifraga
  • apuane
  • conservazione
  • biodiversità
Data inizio appello
28/03/2006
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/03/2046
Riassunto
L’obiettivo del presente lavoro è lo studio della distribuzione in territorio apuano di alcune specie critiche del genere Saxifraga. Mediante la consultazione di pubblicazioni ed erbari, sono stati raccolti dati sulla distribuzione di tutto il genere Saxifraga nella regione apuana, dalla seconda metà del XIX secolo a oggi. Tali dati sono stati raccolti in tabelle e digitalizzati, utilizzando la base cartografica informatica fornita dall’Ente Parco. Ciò ha permesso di effettuare valutazioni quantitative sulla distribuzione delle popolazioni, per selezionare le specie critiche da sottoporre a indagini sul campo, volte a verificarne l’attuale effettiva consistenza. I taxa selezionati sono Saxifraga aspera, S. exarata ssp. pseudoexarata, S. granulata e S. adscendens.
Per tre delle entità indagate si è osservata una riduzione dell’area di distribuzione, rispetto a quella ricavata dai dati bibliografici e d’erbario, massima per S. aspera, di poco inferiore per S. adscendens, più contenuta per S. exarata ssp. exarata. La presenza di S. granulata in territorio apuano non è stata invece confermata dai sopralluoghi sul campo.
Per la conservazione di queste entità si propone l’attivazione di strategie integrate in situ / ex situ, secondo le indicazioni del protocollo di intesa stipulato con l’Ente Parco Regionale delle Apuane. Inoltre, poiché tutte le stazioni delle entità indagate si trovano all’interno di Siti di Importanza Regionale (L.R. 56/2000) o ai loro margini, si ritiene che sia possibile la conservazione per ambiti ecologici e geografici semplicemente mettendo in atto le misure di conservazione della Regione Toscana, nell’ambito delle Norme di Attuazione della Legge Regionale sulla biodiversità.
File