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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02292024-115854


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FRANCESCONI, MARTINA
URN
etd-02292024-115854
Titolo
Co-programmazione e co-progettazione: collaborare è possibile? Un’indagine esplorativa sul caso toscano
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Psaroudakis, Irene
Parole chiave
  • terzo settore
  • amministrazione condivisa
  • co-programmazione
  • co-progettazione
  • odv
  • aps
  • volontariato
  • enti di terzo settore
  • riforma del terzo settore
  • codice del terzo settore
Data inizio appello
18/03/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/03/2027
Riassunto
La tesi qui presentata nei suoi punti chiave rappresenta un tentativo di analisi del modo in cui le realtà di volontariato toscane sperimentano le innovazioni previste dal Codice del Terzo Settore (CTS) e in particolare gli strumenti di amministrazione condivisa, a partire dalla disamina degli esiti di alcune indagini di carattere regionale fino all’analisi di un case-study. Il lavoro si articola in tre parti: la prima è volta a ricostruire il quadro teorico-definitorio e giuridico — internazionale e nazionale del primo, italiano del secondo — del non profit e del Terzo settore (TS); la seconda è incentrata su parte dei risultati di una ricerca qualitativa sulla cultura organizzativa degli Enti di Terzo Settore (ETS) toscani; la terza si basa sulle evidenze emerse dallo studio di una co-progettazione della Lucchesia.
Nell’excursus legislativo al primo capitolo, l’attenzione viene incentrata sulla Legge n. 106 del 2016 e su uno dei suoi principali decreti attuativi, ossia il d.lgs. n. 117 del 2017, denominato “Codice del Terzo Settore”, in quanto hanno riformato l’universo del volontariato organizzato — a partire dalla ridefinizione identitaria degli enti che lo vanno a comporre — andando ad apportare modifiche particolarmente incisive sul piano amministrativo, intra- e inter-organizzativo, i cui effetti, a distanza di quasi sette anni, non sono ancora del tutto visibili nella loro interezza. Il capitolo si sofferma poi su uno degli ambiti sul quale la Riforma è intervenuta, ossia, quello dei rapporti tra ETS ed enti pubblici. Infatti, l’art. 55 del CTS prevede due istituti, la co-programmazione e la co-progettazione che, in un’ottica di sussidiarietà orizzontale e di amministrazione condivisa, incentivano l’iniziativa e il contributo dei cittadini, in forma associata, per la realizzazione di attività di interesse generale di concerto con le istituzioni pubbliche.
Nel secondo capitolo viene descritto lo stato attuale del TS in Toscana, così come delineato dai dati più recenti emersi da varie ricerche empiriche, tra i quali quelli di un’indagine sulla cultura organizzativa commissionata al Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Pisa da Cesvot e realizzata tramite interviste semistrutturate ai responsabili legali di 300 ETS toscane. Tale studio ha avuto tra le finalità quelle di individuare il livello raggiunto da parte degli enti in campo di adeguamenti organizzativi e burocratici, innovazioni gestionali e adempimenti prescritti e/o auspicati dalla Riforma, come l’iscrizione al Registro Unico Nazione del TS, la valutazione dell’impatto sociale e il ricorso alla co-programmazione e alla co-progettazione. L’analisi riportata si è basata sulle parti dedicate proprio ai due istituti. Nello specifico, sono stati ripresi i dati di 100 conversazioni in profondità da me realizzate (relative a enti delle Province di Firenze, Grosseto, Livorno e Lucca), la cui interpretazione, tramite analisi tematica, ha permesso di registrare la difficoltà esperita dagli enti stessi nel riuscire a partecipare ed essere coinvolti in processi di amministrazione condivisa. Tra i principali ostacoli riferiti emergono il poco tempo a disposizione, la carenza di volontari che si possano occupare di tali questioni, la percezione di possedere scarsa formazione in materia di co-programmazione e co-progettazione, e che tale carenza sia diffusa anche all’interno delle pubbliche amministrazioni.
Al terzo capitolo viene affrontato lo studio di un recente caso di co-progettazione - il Progetto Alé, rivolto ai giovani con disabilità - che ha visto coinvolti la Fondazione per la Coesione Sociale, l’Azienda USL Toscana Nord Ovest – Zona Distretto Piana di Lucca e i Comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Pescaglia, Porcari e Villa Basilica, con il partenariato e il sostegno di vari ETS del territorio. La realizzazione dell’indagine ha previsto un approccio di tipo mixed methods. La parte quantitativa è stata condotta utilizzando un questionario online rivolto alle 207 famiglie dei giovani partecipanti al progetto, mentre quella qualitativa — oggetto del capitolo e da me compiuta — tramite interviste semistrutturate a dieci familiari dei giovani fruitori e a sei referenti degli enti co-progettanti, e su un focus group che ha coinvolto le assistenti sociali dell’Azienda USL. Grazie alla successiva analisi tematica è stato possibile capire quali fossero le dinamiche e gli elementi virtuosi, ma anche le criticità e le difficoltà di una simile esperienza. Inoltre, sono emersi interessanti elementi di riflessione e di orientamento per i soggetti potenzialmente coinvolti nella co-programmazione e nella co-progettazione.
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