Tesi etd-02292016-102643 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RIVO', GIULIA
URN
etd-02292016-102643
Titolo
LA COMUNITA' TRA CURA E PROTEZIONE
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Mazza, Roberto
Parole chiave
- Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
14/03/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La Convenzione dei diritti del fanciullo dell'Onu, all'art. 3, sancisce espressamente che: "in tutte le azioni riguardanti bambini, se avviate da istituzioni di assistenza sociale, private e pubbliche, tribunali, autorità amministrative, corpi legislativi, i maggiori interessi dei bambini devono costituire oggetto di primaria importanza". Quando sussiste un danno recato ad un minore o il rischio di esso, i servizi sociali intervengono per la sua tutela. Tra gli interventi possibili un ruolo rilevante è occupato dall’inserimento in comunità, nella quale attraverso il lavoro dei professionisti, degli educatori e dei volontari, insieme a ragazzi e/o bambini si mettono in atto strategie di vita differenziate e differenti che lascino loro degli strumenti che potranno riutilizzare in futuro. importante tenere sempre a mente è che tutto quello che gli adolescenti sentono, condividono, sperimentano nella comunità diventa parte del loro patrimonio personale. Non dobbiamo infatti dimenticare che il percorso comunitario ha un termine, fuori il mondo reale li attende ed è molto meno sensibile e comprensivo rispetto ai loro bisogni e ai loro vissuti. All’interno delle comunità non solo si protegge, ma si cura, secondo accezioni diverse del termine.
Non sono rari i casi in cui i giovani che hanno subito violenza si trovino a convivere, quindi a condividere spazi, tempo, attività ed emozioni, con minori che il reato lo possono aver commesso, e quindi siano li perché "messi alla prova" dal Tribunale per i Minorenni. Spesso il comportamento violento di questi ragazzi è anch'esso legato a storie personali segnate da abusi o violenze fisiche e psicologiche - rivelando così le due facce della stessa medaglia. Attraverso il lavoro quotidiano si cerca di produrre un cambiamento duraturo, che passa necessariamente attraverso la relazione di fiducia, affettivamente autentica, che si deve instaurare tra i minori residenti e gli operatori della comunità.
Questo lavoro intende analizzare come la comunità possa offrire soluzioni vantaggiose, individualizzate e flessibili alle problematiche dei minori in difficoltà, proponendosi come luogo d’incontro tra le necessità di protezione e le esigenze di cura.
Non sono rari i casi in cui i giovani che hanno subito violenza si trovino a convivere, quindi a condividere spazi, tempo, attività ed emozioni, con minori che il reato lo possono aver commesso, e quindi siano li perché "messi alla prova" dal Tribunale per i Minorenni. Spesso il comportamento violento di questi ragazzi è anch'esso legato a storie personali segnate da abusi o violenze fisiche e psicologiche - rivelando così le due facce della stessa medaglia. Attraverso il lavoro quotidiano si cerca di produrre un cambiamento duraturo, che passa necessariamente attraverso la relazione di fiducia, affettivamente autentica, che si deve instaurare tra i minori residenti e gli operatori della comunità.
Questo lavoro intende analizzare come la comunità possa offrire soluzioni vantaggiose, individualizzate e flessibili alle problematiche dei minori in difficoltà, proponendosi come luogo d’incontro tra le necessità di protezione e le esigenze di cura.
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