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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02292008-113124


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PICANO, EUGENIA
URN
etd-02292008-113124
Titolo
Colonscopia Virtuale: nuova tecnica di preparazione e fecal/fluid tagging con iodixanolo
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Dott. Neri, Emanuele
Parole chiave
  • colonscopia virtuale
  • fecal tagging
  • fluid tagging
  • iodixanolo
Data inizio appello
18/03/2008
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/03/2048
Riassunto
INTRODUZIONE
Il cancro del colon-retto è la seconda causa di morte per tumore nei paesi industrializzati. Il precursore della neoplasia è il polipo adenomatoso, che può essere individuato precocemente con una colonscopia tradizionale, interrompendo quindi la sequenza adenoma-carcinoma. Per questo motivo nei paesi industrializzati, dove i fattori alimentari aumentano l'incidenza della neoplasia, sono in atto vari programmi di screening.
La colonscopia tradizionale costituisce attualmente il gold standard per lo screening, ma sono noti gli elementi a sfavore di questa metodica, che è invasiva, gravata da rischi di perforazione o di gravi reazioni vagali e inoltre richiede una preparazione catartica efficace per una adeguata pulizia (e quindi visualizzazione) del colon. Per lo screening, in alternativa all'esame endoscopico reale, viene oggi proposta la colonscopia virtuale, che si è già consolidata come metodica integrativa nei casi di colonscopia tradizionale incompleta.
La colonscopia virtuale, che consiste nell' insufflazione del colon con aria o anidride carbonica e nella successiva acquisizione di un volume TC, è molto ben tollerata dal paziente; inoltre la preparazione
non catartica all'esame, unita alle cosiddette tecniche di marcatura solida/liquida, riduce in modo significativo il discomfort del paziente.

SCOPO DELLA TESI
Scopo della tesi è stato valutare un nuovo metodo non catartico di marcatura fluida per colonscopia virtuale, condotto nello stesso giorno dell'esame ("same day").

MATERIALI E METODI
Sono stati valutati 132 pazienti asintomatici. Per la preparazione intestinale nei giorni precedenti all'esame è stato utilizzato PEG macrogol 3350 a bassa dose (tale da non provocare effetto catartico), associato a una dieta priva di scorie. Per la marcatura dei fluidi, tre ore prima dell'esame, è stata somministrata per via orale una soluzione costituita da 50 mL di iodixanolo e 34,8 gr di PEG (Polietilenglicole, Macrogol 3350) in 750 mL di acqua. Il colon è stato valutato con immagini 2D in ogni paziente su base segmentaria, considerando sei segmenti: cieco, ascendente, trasverso, discendente, sigma e retto.
Sono stati valutati la qualità (densità e omogeneità) della marcatura fluida, la presenza di residui solidi e fluidi e la tolleranza del paziente alla preparazione effettuata (mediante una scala da 1 a 10; 10=nessun disagio, 0=disagio marcato).

RISULTATI
L'analisi delle immagini di colonscopia virtuale in 2D ha evidenziato la presenza di residui fecali solidi in 346/792 segmenti (43,6%); tali residui, sebbene non marcati erano di dimensioni non significative e non adesi alla parete colica, quindi differenziabili da lesioni organiche.
Su 706 segmenti contenenti residui fluidi, sono stati osservati fluidi non marcati in 74 segmenti (10.5%) e fluidi marcati in maniera disomogenea in 129 (16%). Pertanto la maggior parte dei pazienti presentava un’ottimale marcatura fluida.
La densità media del fluido è stata 1054,74 UH a livello del cieco e del colon ascendente, mentre è stata 905,14 UH a livello del colon discendente e del sigma; la differenza media di densità tra i fluidi contenuti nei segmenti colici di destra e di sinistra è stata di 149 UH ed è dunque risultata statisticamente significativa (p=0,016), ma non ha influenzato la distinzione tra fluido marcato e parete colica, necessaria per identificare lesioni organiche.
Non sono stati osservati effetti collaterali attribuibili all'assunzione di PEG.
Lievi effetti collaterali sono stati riportati in seguito alla somministrazione della soluzione del tagging: lieve nausea in 7 pazienti, lieve diarrea in 10.
Dal questionario compilato dai pazienti è risultata una valutazione media di 9 punti (S.D. ±1), mostrando un'eccellente tolleranza dei pazienti nei confronti della preparazione.

CONCLUSIONI
Il fluid tagging con iodixanolo somministrato lo stesso giorno dell'esame permette un'ottimale marcatura dei fluidi ed è ampiamente tollerato dai pazienti. Sebbene non siano stati osservati né descritti in letteratura effetti collaterali significativi, la preparazione same day, consente di monitorare in sicurezza il paziente che assume un mdc iodato per os, all'interno del servizio di Radiologia.
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