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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02282023-193452


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
IAVAGNILIO, NICOLA
URN
etd-02282023-193452
Titolo
Ineffective esophageal motility: quale impatto sulla malattia da reflusso gastroesofageo? Studio prospettico caso-controllo
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • IEM
  • pH-impedenziometria delle 24 ore
  • motilità esofagea inefficace
  • MRGE
  • malattia da reflusso gastroesofageo
  • manometria ad alta risoluzione
  • esofagite.
Data inizio appello
04/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/04/2093
Riassunto
ABSTRACT
Scopo dello studio: valutare la prevalenza della diagnosi di GERD in una popolazione di pazienti con diagnosi manometrica di «ineffective esophageal motility» (IEM) confrontata con una popolazione di pazienti con sintomatologia sovrapponibile ma motilità esofagea normale.
Pazienti e metodi: sono stati arruolati 81 pazienti con sintomi tipici e atipici correlati alla GERD e sono stati suddivisi in 2 gruppi:
- Gruppo A: 43(24 femmine) pazienti con pirosi e diagnosi di IEM.
- Gruppo B: 38(20 femmine) pazienti con pirosi e motilità esofagea normale.
Ogni singolo paziente si è sottoposto ad endoscopia del tratto gastroenterico superiore al fine di evidenziare possibile presenza di esofagite erosiva ed escludere, allo stesso tempo, la presenza di alterazioni della mucosa. HRM e pH-impedenziometria delle 24 h sono gli esami di fisiopatologia esofagea ai quali tutti i pazienti si sono sottoposti.
Risultati: Gli 81 soggetti (44 femmine) presentavano età media di 50.8±15.1 anni con BMI medio di 23.3±2.9. Tutti i pazienti presentavano il sintomo pirosi ed ulteriori sintomi da RGE.
Dal punto di vista epidemiologico i due gruppi risultavano omogenei per il rapporto M/F, per età media ed il BMI (p>0.05). I due gruppi presentavano stesso rapporto di persone con pirosi, rigurgito, dolore toracico e prevalenza di sintomi extraesofagei, mentre la disfagia risulta nettamente più frequente nel gruppo A rispetto al gruppo B (21/43 vs 6/38, p=0.002). L’esofagite erosiva era più ricorrente nel gruppo A (lieve 10/43, grave 2/43) rispetto al gruppo B (lieve 4/38, grave nessuno).
I risultati della HRM evidenziano maggiore prevalenza di soggetti con EGJ tipo 3 nel gruppo A (20/43 vs 11/38, p=0.042) mentre il DCI è più elevato nel gruppo B così come tutti i parametri inerenti al numero di onde fallite o inefficaci.
Il rapporto medio MRS/SS ratio è risultato simile ma lieve differenza è stata riscontrata osservando il numero di soggetti che presentavano un MRS/SS ratio >1 nei due gruppi (16/43 vs 22/38, p=0.043).
La pH-impedenziometria delle 24 h mostra AET superiore (10.6±9.5 vs 7.1±6.5, p=0.041) e aumento elevato dell’esposizione acida nelle ore in clinostatismo (6.2±9.2 vs 2.4±1.1, p=0.013) nel gruppo A; nessuna differenza nell’esposizione acida in ortostatismo. Il numero di reflussi totali, di quelli acidi e di quelli debolmente acidi è paragonabile fra i due gruppi ma il numero di reflussi prossimali è maggiore nel gruppo A (18.6±12.5 vs 12.1±11.9, p=0.019). I valori di MNBI e di PSPW index sono più bassi nel gruppo A rispetto al gruppo B (MNBI 1682.1±1095.6 vs 2210.9±1127.1, p=0.035; PSPW-index 46.5±16.4 vs 55.4±15.6, p=0.014).
Conclusioni: La diagnosi di GERD è risultata infine superiore nel gruppo A 31/43 (72.1%) rispetto al gruppo B.













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