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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02282017-175452


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VERDESCA, VALERIA
URN
etd-02282017-175452
Titolo
Antipsicotici ed attivazione delle chinasi ERK 1/2 ed AKT: ruolo del recettore 5-HT2a
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Prof. Scarselli, Marco
Parole chiave
  • Antipsicotici
  • AKT
  • ERK 1/2
Data inizio appello
06/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Gli antipsicotici rappresentano una classe farmacologica ampiamente prescritta in malattie come la Schizofrenia e il Disturbo Bipolare, patologie psichiatriche caratterizzate da disordini psicotici.
Questi si dividono in antipsicotici di prima e seconda generazione basata sul concetto che i primi possono indurre effetti avversi come la sindrome parkinsoniana.
Questo studio ha utilizzato cellule HeLa ed altre linee cellulari, per valutare gli effetti dei diversi antipsicotici sull’attivazione delle proteine ERK1/2 (Extracellular signal-regulated kinases) e Akt (Protein Kinase B), chinasi che potrebbero essere coinvolte nella Schizofrenia e nel Disturbo Bipolare.
Tra gli antipsicotici di seconda generazione, Clozapina è risultata essere il farmaco più efficace nell’indurre la fosforilazione di ERK1/2 a concentrazioni micromolari. Quetiapina e Olanzapina hanno mostrato una risposta massima di circa il 50% rispetto a Clozapina, mentre antipsicotici di prima generazione quali Aloperidolo e Sulpiride non hanno avuto alcun effetto rilevante. Tra gli antipsicotici di prima generazione, Clorpromazina è stata in grado di attivare parzialmente ERK1/2, raggiungendo un’efficacia di circa il 30% rispetto a Clozapina. Riferendosi all’attivazione di AKT, Clozapina, Quetiapina e Olanzapina hanno dimostrato un'efficacia simile, mentre gli antipsicotici di prima generazione, ad eccezione di Clorpromazina, non sono stati in grado di ottenere una risposta biologica particolare.
In relazione all’attivazione di ERK1/2, abbiamo dimostrato che gli antagonisti dei recettori serotoninergici 5-HT2A, ketanserina e M100907, riducono parzialmente l’effetto di Clozapina. Inoltre, abbiamo anche osservato un aumento di potenza dell’effetto di Clozapina nelle cellule HeLa trasfettate con il recettore ricombinante 5-HT2A e nelle cellule di glioma di ratto C6 che esprimono una maggiore quantità di questo recettore.
Questo indica che la stimolazione di ERK1/2 indotta da Clozapina potrebbe essere in qualche modo mediata dal recettore 5-HT2A, attraverso un nuovo meccanismo definito "biased agonism", anche se altri targets cellulari sono coinvolti.
Questi risultati potrebbero essere rilevanti per spiegare la superiorità di Clozapina tra i farmaci antipsicotici.
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