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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02272024-141708


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BELCORE, MICHELA
URN
etd-02272024-141708
Titolo
L'impatto del movimento femminista sulla società contemporanea e sulle giovani generazioni
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Pastore, Gerardo
Parole chiave
  • violenza di genere
  • femminismi
  • giovani generazioni
  • modernità
  • movimento femminista
Data inizio appello
18/03/2024
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Quanto il femminismo può realmente cambiare la vita di tutte e tutti? Il mio elaborato cerca di indagare la percezione e l'impatto del movimento femminista nella società contemporanea, con un focus specifico sulle giovani generazioni (18-36 anni), target a cui ho dedicato spazio nelle interviste. La mitigazione, se non l’eliminazione, della precarietà e della vulnerabilità, con la rivendicazione di una vita sostenibile e degna di essere vissuta, è un diritto di tutti quei soggetti che invece vengono discriminati. Quale influenza assume la violenza nella ridefinizione e nell’evoluzione delle relazioni tra gli attori? L’ottica scelta per l’analisi è interdisciplinare, attraverso la rappresentazione della violenza nelle sue varie forme, di come essa viene affrontata e mediata politicamente. Cosa significa essere donna oggi? Parto con il ricostruire l’importanza dei movimenti di liberazione, tramite i quali le donne hanno conseguito diritti e consapevolezze, superando smisurati ostacoli nella ricostruzione delle proprie identità: in una società realizzata ad immagine del maschile, la popolazione femminile viene sistematicamente ignorata. Il mio è un percorso che raccoglie e racconta le differenze sessuali e soggettive che sono comprese nell'ampio spettro del genere, che attraversano gli spazi del potere (religione, stato, istituzioni, enti) e alimentano rapporti di forza squilibrati. In linea con il pensiero di numerosi teorici degli studi di genere, sottolineo la necessità di far uscire il tema dalle accademie per consegnarlo a tutte le comunità insieme agli strumenti adatti ad analizzare e affrontare le problematiche da cui sono coinvolte. Il giusto grado di consapevolezza è il primo passo necessario, ma non sufficiente, per raggiungere un maggiore grado di uguaglianza e libertà collettive. Meccanismi invisibili condizionano la nostra libertà e alcune conquiste che credevamo acquisite rischiano di essere messe in discussione ancora oggi. Il patriarcato, seppure presente in misura minore, esplica i suoi effetti in maniera subdola ma tangibile; è difficile smantellare questa costruzione artificiale, essendo veicolata dalle donne stesse, da cui sono plasmate fin dalla nascita. La difesa dei diritti delle donne e, in senso più ampio, delle componenti oppresse della società, ci dovrebbe suggerire che molte battaglie per le discriminazioni potrebbero essere portate avanti proprio a partire dalla questione femminista, applicando a questa il moderno approccio intersezionale, utilizzando le categorie di razza, classe e abilità. Se c’è un miglioramento delle condizioni di vita di una donna nera, povera e lesbica esso si riflette in maniera diretta in un miglioramento globale.
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