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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02272018-110355


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PAOLINI, MARCO
URN
etd-02272018-110355
Titolo
Il Ministero dell'Interno: dicastero "generalista" o di "polizia"? L'evoluzione del Ministero dell'Interno dall'Unità d'Italia ad oggi.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Relatori
relatore Prof.ssa Pizzanelli, Giovanna
Parole chiave
  • Uffici territoriali dello Stato
  • Uffici territoriali del Governo
  • Questore
  • Prefetto
  • Ministero dell'Interno
  • Corpo dei Vigili del Fuoco
Data inizio appello
19/03/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/03/2088
Riassunto
Obiettivo della tesi è quello di analizzare i cambiamenti organizzativi che hanno interessato il Ministero dell'Interno dall'Unità d'Italia ad oggi, sia a livello centrale che periferico, incidendo sulla sua natura funzionale.
Nel primo capitolo vengono trattate le riforme che hanno modificato la struttura del Dicastero dall'Unità d'Italia al fascismo. In particolare, sono analizzate la legge Ricasoli (r.d. n. 255 del 1861), la riforma Crispi (l. n. 5198 del 1888) e l'opera di modernizzazione dell'apparato ministeriale di Giolitti, con particolare riferimento al ruolo del Prefetto.
Il secondo capitolo si concentra sul periodo che va dal ventennio fascista alla fine della seconda guerra mondiale. In questa parte la tesi analizza, da un lato, la figura del Segretario generale e dei nuovi corpi di polizia (per es. l'OVRA o le MVSN), funzionali al mantenimento del potere in un regime dittatoriale, e, dall'altro, il contrasto, a livello periferico, tra il Prefetto ed i ras locali del partito.
Il terzo capitolo analizza l'organizzazione del Viminale a seguito dell'attuazione del nuovo assetto costituzionale e della sua successiva riforma. Il capitolo comprende due fasi: la prima, che va dal 1947 agli anni Novanta, in cui è stata data attuazione al nuovo ordine costituzionale, e la seconda, inaugurata sul finire degli anni Novanta, a partire dalla quale si è affermata una nuova stagione del regionalismo; entrambe le fasi hanno inciso sull'organizzazione e sul funzionamento del Ministero dell’Interno.
L'ultimo capitolo “fotografa” la situazione attuale del Viminale, con particolare riferimento alla mancata istituzione degli Uffici Territoriali dello Stato previsti dalla riforma Madia che sul punto è rimasta inattuata, confermandosi il modello dell’Ufficio Territoriale di Governo introdotto durante la sopra denominata nuova stagione del regionalismo.
Infine, viene proposta una riflessione di chiusura circa la natura “generalista” o di “polizia” del Ministero dell'Interno.
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