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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02272014-130924


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CHECCACCI, PAOLO
URN
etd-02272014-130924
Titolo
L'analisi metabolomica nello screening delle neoplasie indeterminate della tiroide
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Miccoli, Paolo
Parole chiave
  • carcinoma follicolare
  • metabolomica
  • tiroide
Data inizio appello
18/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Una delle prime manifestazioni del carcinoma della tiroide è la presenza di un nodulo tiroideo clinicamente valutabile nel collo del paziente, un reperto clinico estremamente frequente nella popolazione. L'esclusione di una patologia maligna in un paziente con un nodulo tiroideo rimane quindi una sfida dell'attività medica, poiché richiede l'identificazione del carcinoma tiroideo fra numerose condizioni benigne maggiormente rappresentate.
L'agoaspirato gioca un ruolo essenziale, riducendo la percentuale di operazioni tiroidee non necessarie ed indirizzando i pazienti con carcinoma verso la chirurgia. Un'importante limitazione dell'agoaspirato è però la mancanza di sensibilità nella valutazione delle neoplasie a pattern follicolare, a causa dell'incapacità di differenziare lesioni benigne (adenomi follicolari) da quelle maligne (carcinoma follicolare o variante follicolare del carcinoma papillare), portando alla diagnosi di “neoplasia indeterminata” dal 10 al 30% dei casi. Le linee guida per il trattamento di questi pazienti indicano come necessaria l'asportazione chirurgica, poiché solo l'esame istologico definitivo è capace di una discriminazione sicura fra le forme benigne e maligne delle neoplasie follicolari. La percentuale di lesioni maligne nel gruppo “indeterminato” varia però dal 14% al 20%, indicando quindi che la maggior parte di questi pazienti è sottoposta ad una operazione chirurgica, e a tutti i rischi ad essa correlati, non necessaria. Per superare le limitazioni dell'esame citologico sono state sviluppate tecniche di immunoistochimica o basate su genomica e proteomica, che tuttavia non si sono dimostrate capaci di risolvere questo problema.
Più recentemente l'analisi metabolomica è stata proposta come una nuova metodologia in grado di completare le informazioni date dalla genomica e dalla proteomica, andando ad analizzare tutti i cambiamenti metabolici di un organismo vivente in risposta a fattori patologici o ambientali. In questo lavoro usiamo la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare per individuare metaboliti di basso peso molecolare connessi a lesioni maligne della tiroide. Inizialmente abbiamo identificato le differenze metaboliche fra tessuti tiroidei sani e patologici, in un secondo tempo abbiamo testato l'efficienza dell'analisi metabolomica per discriminare fra neoplasie benigne e maligne e più specificatamente per la diagnosi delle neoplasie a pattern follicolare. Siccome lo scopo di questo progetto è di rendere questo metodo adatto ad un uso clinico, abbiamo infine focalizzato la nostra attenzione sull'analisi metabolomica degli agoaspirati.
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