Tesi etd-02272010-125947 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
SPERTI, PIERLUIGI
URN
etd-02272010-125947
Titolo
Uso dei lembi liberi microvascolari nella ricostrzione del terzo distale della gamba
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Lorenzetti, Fulvio
Parole chiave
- emodinamica dei lembi
- lembi liberi
- microchirurgia
- ricostruzione dell'arto inferiore
- trapianto microvascolare
Data inizio appello
16/03/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/03/2050
Riassunto
Lo studio della vascolarizzazione della cute, condotto a partire dagli anni Settanta, ha portato alla formulazione del concetto di angiosoma: unità anatomica mono o pluritissutale sostenuta da un preciso peduncolo vascolare (costituito da un’arteria e una vena). In chirurgia plastica l'angiosoma viene impiegato sotto forma di lembo locale o libero.
I lembi liberi sono trapianti autologhi di tessuti che vengono prelevati dalla loro sede di origine (sito donatore) e trapiantati nell'area da ricostruire (sito ricevente). Il peduncolo vascolare viene anastomizzato con vasi preventivamente selezionati e isolati nell’area ricevente. La progressiva diffusione delle tecniche microchirurgiche e l’elevata qualità delle tecnologie e dei materiali, rendono oggi routinario l'uso di tali lembi in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva.
Si ricorre a queste tecniche per ricostruire ampie
perdite di sostanza secondarie a gravi traumi o asportazioni di tumori.
Daniel e Taylor (31) pubblicarono il primo rapporto sull'utilizzo di un lembo libero cutaneo (Groin Flap) utilizzato per coprire un difetto nel terzo distale dell’arto inferiore. Un lembo inguinale fu anche usato da O’Brien e altri per ricostruire una grosso difetto
cutaneo del piede. Nel 1974 Harii e altri descrissero l’utilizzo di differenti tipi di lembi liberi microvascolari. (53)
Il lavoro analizza la tecnica e i risultati dell’uso di questi lembi in 35 pazienti che riportavano una perdita di sostanza di varia natura nel terzo distale della gamba. I pazienti sono stati operati presso la Sezione di Microchirurgia dell'U.O. di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva di Pisa tra il 2001 e il 2008.
I lembi liberi sono trapianti autologhi di tessuti che vengono prelevati dalla loro sede di origine (sito donatore) e trapiantati nell'area da ricostruire (sito ricevente). Il peduncolo vascolare viene anastomizzato con vasi preventivamente selezionati e isolati nell’area ricevente. La progressiva diffusione delle tecniche microchirurgiche e l’elevata qualità delle tecnologie e dei materiali, rendono oggi routinario l'uso di tali lembi in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva.
Si ricorre a queste tecniche per ricostruire ampie
perdite di sostanza secondarie a gravi traumi o asportazioni di tumori.
Daniel e Taylor (31) pubblicarono il primo rapporto sull'utilizzo di un lembo libero cutaneo (Groin Flap) utilizzato per coprire un difetto nel terzo distale dell’arto inferiore. Un lembo inguinale fu anche usato da O’Brien e altri per ricostruire una grosso difetto
cutaneo del piede. Nel 1974 Harii e altri descrissero l’utilizzo di differenti tipi di lembi liberi microvascolari. (53)
Il lavoro analizza la tecnica e i risultati dell’uso di questi lembi in 35 pazienti che riportavano una perdita di sostanza di varia natura nel terzo distale della gamba. I pazienti sono stati operati presso la Sezione di Microchirurgia dell'U.O. di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva di Pisa tra il 2001 e il 2008.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |