Tesi etd-02272010-114800 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
LIPPOLIS, FRANCESCO
URN
etd-02272010-114800
Titolo
VALUTAZIONE DELLA FUNZIONE VENTRICOLARE SINISTRA NELLA PREIPERTENSIONE. STUDIO ECOCARDIOGRAFICO MEDIANTE STRAIN BIDIMENSIONALE.
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Di Bello, Vitantonio
Parole chiave
- homa-ir
- prehypertension
- preipertensione
- speckle tracking
- strain bidimensionale
- strain rate
Data inizio appello
16/03/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
16/03/2050
Riassunto
RIASSUNTO DELLA TESI
Il 7° Rapporto del Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood Pressure (JNC7) ha introdotto nella classificazione dell’ipertensione arteriosa una nuova categoria denominata “preipertensione”, caratterizzata da pressione sistolica tra 120 e 139 mmHg e/o pressione diastolica tra 80 e 89 mmHg.
La condizione di preipertensione risulta associata a una crescente incidenza di malattia cardiovascolare, in particolar modo in pazienti con livelli di pressione arteriosa compresi in uno specifico range, precisamente tra 130 e 139 mmHg di pressione sistolica e 80-85 di pressione diastolica. La disfunzione ventricolare sinistra cui può condurre una condizione di preipertensione prima e di ipertensione poi, deve essere valutata precocemente poiché se riusciamo a coglierla in fase precoce, riusciremo a rallentare di molto la sua evolutività.
Lo strumento principe che concede questa possibilità è sicuramente quello ecografico.
Lo studio ha avuto come finalità quella di analizzare la funzione meccanica ventricolare sinistra in pazienti preipertesi e ipertesi attraverso la metodica ecocardiogragrafica two-dimensional strain e di valutare possibili correlazioni tra parametri cardiaci e metabolismo dell’insulina.
Sono state rilevate precoci alterazioni inerenti la deformazione sistolica longitudinale del ventricolo sinistro sia nei soggetti preipertesi sia negli ipertesi oggetto dello studio, assieme a una disfunzione diastolica ventricolare sinistra. In entrambe le categorie di pazienti queste alterazioni si sono rivelate connesse a insulino resistenza, carico pressorio sistolico e rimodellamento cardiaco.
Il 7° Rapporto del Joint National Committee on Prevention, Detection, Evaluation and Treatment of High Blood Pressure (JNC7) ha introdotto nella classificazione dell’ipertensione arteriosa una nuova categoria denominata “preipertensione”, caratterizzata da pressione sistolica tra 120 e 139 mmHg e/o pressione diastolica tra 80 e 89 mmHg.
La condizione di preipertensione risulta associata a una crescente incidenza di malattia cardiovascolare, in particolar modo in pazienti con livelli di pressione arteriosa compresi in uno specifico range, precisamente tra 130 e 139 mmHg di pressione sistolica e 80-85 di pressione diastolica. La disfunzione ventricolare sinistra cui può condurre una condizione di preipertensione prima e di ipertensione poi, deve essere valutata precocemente poiché se riusciamo a coglierla in fase precoce, riusciremo a rallentare di molto la sua evolutività.
Lo strumento principe che concede questa possibilità è sicuramente quello ecografico.
Lo studio ha avuto come finalità quella di analizzare la funzione meccanica ventricolare sinistra in pazienti preipertesi e ipertesi attraverso la metodica ecocardiogragrafica two-dimensional strain e di valutare possibili correlazioni tra parametri cardiaci e metabolismo dell’insulina.
Sono state rilevate precoci alterazioni inerenti la deformazione sistolica longitudinale del ventricolo sinistro sia nei soggetti preipertesi sia negli ipertesi oggetto dello studio, assieme a una disfunzione diastolica ventricolare sinistra. In entrambe le categorie di pazienti queste alterazioni si sono rivelate connesse a insulino resistenza, carico pressorio sistolico e rimodellamento cardiaco.
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