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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02262011-000222


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
STRANIERO, MARCO
URN
etd-02262011-000222
Titolo
Scompenso cardiaco e cardiomiopatia dilatativa: peculiarità cliniche e strumentali e differenze di genere
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Mariotti, Rita
Parole chiave
  • scompenso; cardiomiopatia dilatativa;
Data inizio appello
15/03/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/03/2051
Riassunto
Da un database che contiene tutte le informazioni relative a parametri antropometrici, clinici e strumentali di 1489 pazienti con scompenso cardiaco congestizio abbiamo voluto verificare se esistessero differenze di presentazione e di decorso dei pazienti affetti da cardiomiopatia dilatativa rispetto a tutti gli altri.
Abbiamo quindi selezionato 182 pazienti con cardiomiopatia dilatativa che hanno mostrato di essere mediamente e significativamente più giovani (69,34 vs 76,19 anni) con diverso rapporto tra maschi e femmine (2,43 vs 1,49) ed una diversa mortalità nel follow-up significativa solo per gli uomini (9,3 vs 18,03%).
Questi pazienti presentavano una distribuzione nelle classi NYHA sovrapponibile a quella della popolazione generale.
Interessante è il comportamento dei parametri ecocardiografici che mostrano, a parità di NYHA, volumi ventricolari significativamente maggiori (EDV 168 vs 117 ml, p<0.001) e frazione di eiezione inferiore (EF 30 vs 43%, p<0.001), con una pressione polmonare sistolica sovrapponibile (PAPs 35 vs 37 mmHg).
A differenza della popolazione generale, in cui più spesso troviamo negli uomini un'eziologia ischemica e nella donne un'eziologia ipertensiva predominante, con volumi più piccoli e frazione di eiezione più alta, considerando le differenze emerse dal nostro studio per quanto riguarda il genere, abbiamo visto che uomini e donne con CMD non hanno parametri ECO significativamente diversi.
La mortalità delle donne con CMD appare più alta di quella degli uomini (13 vs 9%), mentre nella popolazione generale è maggiore la mortalità tra gli uomini che tra le donne (18 vs 12%).
Concludendo questo studio retrospettivo di una coorte di 182 pazienti scompensati con cardiomiopatia dilatativa ci permette di evidenziare interessanti peculiarità rispetto agli altri pazienti (1307) affetti da scompenso cardiaco ad eziologia diversa, soprattutto per quanto concerne la mortalità e le differenze di genere.
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