Tesi etd-02252014-201451 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MUCCI, FEDERICO
URN
etd-02252014-201451
Titolo
Disturbi della memoria dopo esposizione a lungo termine a dosi medio-basse di radiazioni ionizzanti: studio su una popolazione di medici e infermieri operanti in cardiologia interventistica
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Dell'Osso, Liliana
Parole chiave
- cardiologi interventisti
- disturbi psichiatrici
- encefalo
- ippocampo
- memoria
- neurogenesi
- processi cognitivi
- radiazioni ionizzanti
- test neuropsicologici
Data inizio appello
18/03/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'esposizione a radiazioni ionizzanti (RI) conduce ad un aumentato rischio di sviluppo di cancro e, forse, ad un ulteriore rischio di malattie non neoplastiche, comprendenti effetti neurodegenerativi, cerebrovascolari, cardiovascolari e aterosclerotici. Studi sull'irradiazione cerebrale in animali e umani hanno fornito evidenza di apoptosi, infiammazione neuronale, perdita di precursori di oligodendrociti e guaine mieliniche, danno irreversibile al compartimento staminale neuronale con indebolimento, a lungo termine, della neurogenesi adulta.
Nella presente dissertazione viene effettuata un’analisi globale degli effetti cerebrali dell'esposizione a RI, con particolare attenzione all'impatto sui processi cognitivi e sulle funzioni fisiologiche, così come sul loro possibile ruolo nella fisiopatologia di diverse malattie psichiatriche. I dati sugli effetti cerebrali dell’esposizione occupazionale o accidentale alle RI sono limitati, frammentari e alquanto contraddittori, anche se di grande potenziale interesse, dal momento che sono coinvolti molti individui, non solo i sopravvissuti ai bombardamenti atomici, all’incidente di Chernobyl e i lavoratori di centrali nucleari, ma anche i lavoratori del comparto sanitario.
Sulla base di quanto emerso dalla letteratura e in considerazione della necessità di dati sugli effetti cognitivi dell’esposizione a dosi medio/basse di RI, con la nostra ricerca ci siamo proposti di valutare e confrontare i risultati di una batteria di test («Esame Neuropsicologico Breve», ENB) in 50 operatori (cardiologi e infermieri) di un laboratorio di cateterizzazione cardiaca, e in un gruppo simile e corrispondente di 50 soggetti di controllo in salute.
Confrontando i punteggi dei diversi test della batteria ENB tra i due gruppi, sono state rilevate alcune differenze significative soprattutto a livello delle performance mnemoniche e un deficit di attenzione correlato alla durata di esposizione. Questi risultati evidenziano che esiste una grande necessità di aumentare la consapevolezza dei problemi collegati alle RI tra i cardiologi e, più in generale, tra i tutti gli operatori sanitari. Nel frattempo, l’adozione di un’attenta politica finalizzata all’aumento della consapevolezza, all’ottimizzazione della dose e alla protezione mirata della testa rappresenterebbe certamente un modus operandi intelligente e vantaggioso per tutti i professionisti della salute che sono occupati nei laboratori di cateterizzazione cardiaca e in altri ambiti in cui vi è un rischio di esposizione a RI.
Exposure to ionizing radiations (IR) leads to an increased risk for cancer and, possibly, additional ill-defined non-cancer risk, including atherosclerotic, cardiovascular, cerebro-vascular and neurodegenerative effects. Studies of brain irradiation in animals and humans provide evidence of apoptosis, neuro-inflammation, loss of oligo-dendrocytes precursors and myelin sheaths, and irreversible damage to the neural stem compartment with long-term impairment of adult neurogenesis.
In the present dissertation we present a comprehensive review on brain effects of IR exposure, with a special focus on its impact on cognitive processes and psychological functions, as well as on their possible role in the pathophysiology of different psychiatric disorders. Data on the brain effects on occupational or accidental exposures to IR are limited, fragmentary, and somewhat conflicting, although of great potential interest, as it involves several individuals, not only atomic bomb survivors, Chernobyl blast and nuclear power plant workers, but at increasing rate also healthcare professionals.
On the basis of the literature and considering the need for data about cognitive effects of exposure to low/moderate doses of IR, the aim of the present research was to assess and compare the scores of a battery of tests («Esame Neuropsicologico Breve», ENB battery) in 50 healthcare professionals (cardiologists and nurses) working in a cardiac catheterization laboratory, and in a similar and matched group of 50 healthy control subjects.
When comparing the different test scores of the ENB battery between the two groups, some significant differences were detected mainly at the level of memory performances and an attention deficit being related to the length of exposure. These findings highlights the fact that there is a great need of increasing awareness of IR-related problems amongst cardiologists and, more general, amongst healthcare professionals. In the meantime, a careful policy of increased awareness, dose optimization and targeted head protection id certainly a wise and convenient policy for all health professionals working in a cardiac catheterization laboratory and in other occupational contexts where there is a risk of exposure to RI.
Nella presente dissertazione viene effettuata un’analisi globale degli effetti cerebrali dell'esposizione a RI, con particolare attenzione all'impatto sui processi cognitivi e sulle funzioni fisiologiche, così come sul loro possibile ruolo nella fisiopatologia di diverse malattie psichiatriche. I dati sugli effetti cerebrali dell’esposizione occupazionale o accidentale alle RI sono limitati, frammentari e alquanto contraddittori, anche se di grande potenziale interesse, dal momento che sono coinvolti molti individui, non solo i sopravvissuti ai bombardamenti atomici, all’incidente di Chernobyl e i lavoratori di centrali nucleari, ma anche i lavoratori del comparto sanitario.
Sulla base di quanto emerso dalla letteratura e in considerazione della necessità di dati sugli effetti cognitivi dell’esposizione a dosi medio/basse di RI, con la nostra ricerca ci siamo proposti di valutare e confrontare i risultati di una batteria di test («Esame Neuropsicologico Breve», ENB) in 50 operatori (cardiologi e infermieri) di un laboratorio di cateterizzazione cardiaca, e in un gruppo simile e corrispondente di 50 soggetti di controllo in salute.
Confrontando i punteggi dei diversi test della batteria ENB tra i due gruppi, sono state rilevate alcune differenze significative soprattutto a livello delle performance mnemoniche e un deficit di attenzione correlato alla durata di esposizione. Questi risultati evidenziano che esiste una grande necessità di aumentare la consapevolezza dei problemi collegati alle RI tra i cardiologi e, più in generale, tra i tutti gli operatori sanitari. Nel frattempo, l’adozione di un’attenta politica finalizzata all’aumento della consapevolezza, all’ottimizzazione della dose e alla protezione mirata della testa rappresenterebbe certamente un modus operandi intelligente e vantaggioso per tutti i professionisti della salute che sono occupati nei laboratori di cateterizzazione cardiaca e in altri ambiti in cui vi è un rischio di esposizione a RI.
Exposure to ionizing radiations (IR) leads to an increased risk for cancer and, possibly, additional ill-defined non-cancer risk, including atherosclerotic, cardiovascular, cerebro-vascular and neurodegenerative effects. Studies of brain irradiation in animals and humans provide evidence of apoptosis, neuro-inflammation, loss of oligo-dendrocytes precursors and myelin sheaths, and irreversible damage to the neural stem compartment with long-term impairment of adult neurogenesis.
In the present dissertation we present a comprehensive review on brain effects of IR exposure, with a special focus on its impact on cognitive processes and psychological functions, as well as on their possible role in the pathophysiology of different psychiatric disorders. Data on the brain effects on occupational or accidental exposures to IR are limited, fragmentary, and somewhat conflicting, although of great potential interest, as it involves several individuals, not only atomic bomb survivors, Chernobyl blast and nuclear power plant workers, but at increasing rate also healthcare professionals.
On the basis of the literature and considering the need for data about cognitive effects of exposure to low/moderate doses of IR, the aim of the present research was to assess and compare the scores of a battery of tests («Esame Neuropsicologico Breve», ENB battery) in 50 healthcare professionals (cardiologists and nurses) working in a cardiac catheterization laboratory, and in a similar and matched group of 50 healthy control subjects.
When comparing the different test scores of the ENB battery between the two groups, some significant differences were detected mainly at the level of memory performances and an attention deficit being related to the length of exposure. These findings highlights the fact that there is a great need of increasing awareness of IR-related problems amongst cardiologists and, more general, amongst healthcare professionals. In the meantime, a careful policy of increased awareness, dose optimization and targeted head protection id certainly a wise and convenient policy for all health professionals working in a cardiac catheterization laboratory and in other occupational contexts where there is a risk of exposure to RI.
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