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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02252009-174921


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SANTONATO, VALERIA
URN
etd-02252009-174921
Titolo
Elevati valori circolanti di LDL e PCR sono associati a maggior rischio di embolizzazione distale durante angioplastica carotidea
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Marzilli, Mario
Parole chiave
  • Nessuna parola chiave trovata
Data inizio appello
17/03/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/03/2049
Riassunto
Nella maggior parte dei pazienti sottoposti a stenting carotideo (CAS), si verifica embolizzazione distale, sia intra- che post- procedurale. Tuttavia essa risulta frequentemente asintomatica. Questo fenomeno sembrerebbe legato alla presenza di una placca “vulnerabile”, la quale risulta maggiormente esposta a rischio di frammentazione durante procedura di CAS con conseguente embolizzazione.
La possibilità di individuare marcatori indicativi di una potenziale instabilità di placca, potrebbe essere utile a stratificare pazienti a maggior rischio di complicanze ischemiche cerebrali.
L’endpoint primario del nostro studio è stato individuare le potenziali caratteristiche cliniche, morfostrutturali, bioumorali e procedurali, associate a maggior rischio di embolizzazione durante CAS. Quest’ultima è stata valutata tramite l’ausilio di device di protezione embolica, i quali ci hanno consentito di suddividere, attraverso un’analisi ispettiva macroscopica, il materiale embolico raccolto in due gruppi : con “scarsa embolizzazione “ e con “rilevante embolizzazione”.
Endpoint secondari sono stati la ricorrenza complessiva di stroke e di eventi ischemici transitori (TIA) ad un mese e ad un anno dalla procedura.
Sono stati arruolati pertanto, a partire dal gennaio 2006 al gennaio 2009, 77 pazienti sottoposti a procedura di CAS presso il Dipartimento Cardiotoracico e Vascolare dell’Università di Pisa. Tutti gli eventi ischemici osservati sono avvenuti in pazienti con rilevante embolizzazione e nei pazienti sintomatici. Nessuna significativa differenza è stata rilevata tra morfologia della placca e grado di embolizzazione, mentre è stata osservata una stretta associazione tra elevati livelli circolanti di LDLc e PCR e maggior rischio di embolizzazione significativa durante CAS. Si può ipotizzare pertanto che questi marcatori bioumorali rappresentino efficaci indicatori di una placca carotidea “vulnerabile” e quindi più suscettibile a frammentazione embolica.
Pertanto una terapia aggressiva pre- procedurale con statine, attraverso una riduzione del volume di placca ed una stabilizzazione del fibroateroma, potrebbe ridurre il rischio di embolizzazione periprocedurale e delle potenziali complicanze neurologiche.
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