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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02242024-200224


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PIACENTE, MARTA
URN
etd-02242024-200224
Titolo
La predella della Pala Baglioni di Raffaello: stile e iconografia.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • vaticani
  • teologali
  • speranza
  • raffaello
  • predella
  • Perugia
  • pala
  • olio
  • musei
  • monocromo
  • Firenze
  • fede
  • carità
  • Baglioni
  • 1507
  • 1504
  • virtù
Data inizio appello
05/04/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/04/2094
Riassunto
Questo lavoro approfondisce alcuni aspetti della predella della Deposizione Baglioni, commissionata a Raffaello intorno al 1504 e terminata nel 1507, oggi conservata nella sala VIII della Pinacoteca dei Musei Vaticani a Roma. Dopo un excursus sulla storia del polittico e delle pale d'altare, dalla loro nascita fino al XVI secolo, finalizzato anche a capire il rapporto tra pannello principale e predella, segue una descrizione di alcune, significative predelle del XV e XVI secolo. L'analisi della Pala Baglioni, dal punto di vista strutturale, rivela che la stessa è perfettamente in linea con la tendenza di inizio secolo: Raffaello realizzò un pannello unico, dotato di cimasa, predella e di un fregio andato, in parte, disperso. Nonostante si siano conservati la maggior parte delle parti della pala, la perdita della cornice rende difficile la ricostruzione dell'intera opera. Se nella struttura della pala l'artista urbinate seguì le tendenze dell'epoca, egli fu estremamente innovativo nei contenuti del pannello principale ed in quelli nella predella, che raffigura le Virtù teologali, e nella sua esecuzione, realizzata en grisailles, in un delicato monocromo grigio, su tre tavole in pioppo di uguale dimensione. Molti sono i modelli da cui il giovane artista potrebbe aver tratto ispirazione, sia italiani che stranieri, scultorei e pittorici e, di questi, si è cercato di passare in rassegna i più significativi. L’ultima parte del lavoro riguarda l’iconogrofia del soggetto della predella e la sua relazione con quello del pannello nobile della struttura.

This work describes some aspects of the predella of the Baglioni Deposition, commissioned from Raphael around 1504 and finished in 1507, preserved in room VIII of the Pinacoteca of the Vatican Museums in Rome. After an excursus on the history of the polyptych and the altarpieces, from their birth until the 16th century, also aimed at understanding the relationship between the main panel and the predella, there follows a description of some significant predellas from the 15th and 16th centuries. The analysis of the Baglioni Altarpiece, from a structural point of view, reveals that it is perfectly in line with the trend of the beginning of the century: Raphael created a single panel, equipped with a cymatium, predella and a frieze which is partly lost. Although most parts of the altarpiece have been preserved, the loss of the frame makes it difficult to reconstruct the entire work. If in the structure of the altarpiece the artist followed the trends of the time, he was extremely innovative in the contents of the main panel and in the predella, which depicts the theological Virtues, and in its execution, created en grisailles, in a delicate monochrome grey, on three wood boards of the same size. There are many models from which Raphael could have drawn inspiration, both Italian and foreign, sculptural and pictorial and, of these, we have tried to review the most significant ones. The last part of the work concerns the iconography of the subject of the predella and its relationship with that of the noble panel of the structure.
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