Tesi etd-02242017-132713 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
MALACARNE, MARGHERITA
URN
etd-02242017-132713
Titolo
Monitoraggio del sistema immunitario, dell'attività endotossinica e della coagulazione nel paziente in shock settico: studio prospettico ossevazionale
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Forfori, Francesco
Parole chiave
- attività endotossinica
- coagulazione
- immunomonitoraggio
- shock settico
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Lo shock settico rappresenta una delle principali cause di accesso e mortalità nei reparti di Terapia Intensiva.
Nonostante negli ultimi 20 anni siano stati effettuati diversi studi per individuare nuove terapie, i risultati complessivi sono stati deludenti e i tassi di mortalità e morbidità rimangono ancora elevati.
Probabilmente è la complessità dei meccanismi fisiopatologici che sono causa e conseguenza dello shock settico che rende difficile un adeguato trattamento.
Questo studio clinico nasce quindi dalla necessità di identificare biomarkers, rapidi, sensibili e specifici che facilitino la diagnosi, guidino la terapia (ad esempio permettendo una più precoce sospensione dei farmaci antibiotici o identificando i pazienti che potrebbero ricevere maggior beneficio da terapie immunomodulatorie) e stratifichino il rischio clinico dei pazienti (ad esempio individuando sottogruppi ad alto rischio di mortalità o di infezioni nosocomiali).
Tra i sistemi alterati in corso di sepsi figurano il sistema immunitario e la coagulazione: abbiamo quindi valutato il sistema immunitario con tecnica citofluorimetrica e nefelometrica (tipizzazione linfocitaria, espressione di HLADR sui monociti e di CD64 sui neutrofili, dosaggio delle classi immunoglobuliniche), i markers infettivi (pro calcitonina e attività andotossinica) e la coagulazione con tecnica tromboelastografica.
Nonostante negli ultimi 20 anni siano stati effettuati diversi studi per individuare nuove terapie, i risultati complessivi sono stati deludenti e i tassi di mortalità e morbidità rimangono ancora elevati.
Probabilmente è la complessità dei meccanismi fisiopatologici che sono causa e conseguenza dello shock settico che rende difficile un adeguato trattamento.
Questo studio clinico nasce quindi dalla necessità di identificare biomarkers, rapidi, sensibili e specifici che facilitino la diagnosi, guidino la terapia (ad esempio permettendo una più precoce sospensione dei farmaci antibiotici o identificando i pazienti che potrebbero ricevere maggior beneficio da terapie immunomodulatorie) e stratifichino il rischio clinico dei pazienti (ad esempio individuando sottogruppi ad alto rischio di mortalità o di infezioni nosocomiali).
Tra i sistemi alterati in corso di sepsi figurano il sistema immunitario e la coagulazione: abbiamo quindi valutato il sistema immunitario con tecnica citofluorimetrica e nefelometrica (tipizzazione linfocitaria, espressione di HLADR sui monociti e di CD64 sui neutrofili, dosaggio delle classi immunoglobuliniche), i markers infettivi (pro calcitonina e attività andotossinica) e la coagulazione con tecnica tromboelastografica.
File
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abstract_marghe.pdf | 174.03 Kb |
TESI_com...a_pdf.pdf | 2.88 Mb |
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