Tesi etd-02242017-130544 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CORSI, ANDREA
URN
etd-02242017-130544
Titolo
Ruolo delle funzioni cognitive nel freezing della marcia: evidenze da studi clinici in una ampia coorte di pazienti con Malattia di Parkinson e Demenza a Corpi di Lewy
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Ceravolo, Roberto
Parole chiave
- cognitivo
- DLB
- FOG
- freezing
- Parkinson
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La MP è una patologia neurodegenerativa ad andamento progressivo, che si manifesta con sintomi motori (bradicinesia, rigidità, instabilità posturale, tremore) e sintomi non motori (ansia, depressione, compromissione cognitiva, disturbi disautonomici).
Tra i sintomi motori si riconoscono i disturbi assiali (instabilità posturale, disturbi della marcia), dei quali fa parte il freezing della marcia (FOG). Esso viene definito come l’impossibilità di iniziare o proseguire la marcia, nonostante l’intenzione di farlo. Si manifesta in situazioni e contesti diversi e può riguardare l’inizio (hesitation start), la prosecuzione o la fine della marcia (destination hesitation). Si riscontra sia nella MP idiopatica che nei parkinsonismi atipici e vascolari.
Tra i sintomi non motori la compromissione cognitiva in corso di malattia di Parkinson assume i contorni di mild-cognitive impairment (PD-MCI) o franca demenza (PD-D). La demenza rappresenta una comune complicanza delle fasi avanzate di malattia; ciononostante alterazioni cognitive isolate possono essere rinvenute fin dall’esordio.
Questo studio si propone di studiare l’associazione tra FOG e compromissione cognitiva indagando indirettamente il contributo corticale nella genesi del FOG: nella prima fase sono stati posti a confronto, in un approccio retrospettivo caso-controllo, un gruppo di pazienti DLB e un gruppo di pazienti MP al fine di valutare la differente prevalenza del FOG all’esordio e nei primi anni di malattia ; nella seconda parte, un campione di pazienti MP de novo con 3 anni di follow-up sono stati distinti a posteriori in due gruppi sulla base del sintomo freezing; la valutazione neuropsicologica eseguita da tutti i pazienti all’esordio ci ha permesso di esaminare e caratterizzare il profilo cognitivo dei freezers rispetto ai non freezers, ricercando nell’alterata performance ai test un fattore predittivo lo sviluppo precoce del FOG.
Nelle due popolazioni di pazienti MP è stata, inoltre indagata, l’eventuale associazione del FOG con altre variabili cliniche: allucinazioni visive (AV)/ dispercezioni, disturbo del controllo degli impulsi (ICD), disturbi del sonno REM (RBD), incontinenza urinaria a tipo urge incontinence.
Tra i sintomi motori si riconoscono i disturbi assiali (instabilità posturale, disturbi della marcia), dei quali fa parte il freezing della marcia (FOG). Esso viene definito come l’impossibilità di iniziare o proseguire la marcia, nonostante l’intenzione di farlo. Si manifesta in situazioni e contesti diversi e può riguardare l’inizio (hesitation start), la prosecuzione o la fine della marcia (destination hesitation). Si riscontra sia nella MP idiopatica che nei parkinsonismi atipici e vascolari.
Tra i sintomi non motori la compromissione cognitiva in corso di malattia di Parkinson assume i contorni di mild-cognitive impairment (PD-MCI) o franca demenza (PD-D). La demenza rappresenta una comune complicanza delle fasi avanzate di malattia; ciononostante alterazioni cognitive isolate possono essere rinvenute fin dall’esordio.
Questo studio si propone di studiare l’associazione tra FOG e compromissione cognitiva indagando indirettamente il contributo corticale nella genesi del FOG: nella prima fase sono stati posti a confronto, in un approccio retrospettivo caso-controllo, un gruppo di pazienti DLB e un gruppo di pazienti MP al fine di valutare la differente prevalenza del FOG all’esordio e nei primi anni di malattia ; nella seconda parte, un campione di pazienti MP de novo con 3 anni di follow-up sono stati distinti a posteriori in due gruppi sulla base del sintomo freezing; la valutazione neuropsicologica eseguita da tutti i pazienti all’esordio ci ha permesso di esaminare e caratterizzare il profilo cognitivo dei freezers rispetto ai non freezers, ricercando nell’alterata performance ai test un fattore predittivo lo sviluppo precoce del FOG.
Nelle due popolazioni di pazienti MP è stata, inoltre indagata, l’eventuale associazione del FOG con altre variabili cliniche: allucinazioni visive (AV)/ dispercezioni, disturbo del controllo degli impulsi (ICD), disturbi del sonno REM (RBD), incontinenza urinaria a tipo urge incontinence.
File
Nome file | Dimensione |
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Tesi_FOG..._0603.pdf | 9.47 Mb |
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