Tesi etd-02242015-185843 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAVALIERE, DANIELA
URN
etd-02242015-185843
Titolo
Il maltrattamento infantile. Lo sguardo globale dell'équipe multidisciplinare
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Mazza, Roberto
Parole chiave
- équipe multidisciplinare
- gioco patogeno
- maltrattamento infantile
- prevenzione
Data inizio appello
23/03/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il maltrattamento infantile è un fenomeno allarmante. A destare particolare preoccupazione è il fatto che spesso è la famiglia stessa, principale ambiente di affetto e cura, ad essere la diretta responsabile di violenza inflitta al minore. Il riconoscimento e la sensibilità per questo fenomeno, diventato un vero e proprio problema sociale, è abbastanza recente. Il contributo che ha avviato gli studi su questo tema risale al 1962, quando Kempe et al. formularono la definizione clinica della Battered Child Syndrome (sindrome del bambino maltrattato). Con la sempre più crescente consapevolezza si è ritenuto opportuno indagare con maggior precisione su questo fenomeno, scoprendo che esso è complesso e multidimensionale.
Obiettivo di questo lavoro è descrivere e analizzare il fenomeno del maltrattamento infantile, le sue cause e le modalità di contrasto attraverso la legislazione, l’intervento dell’équipe multidisciplinare e i progetti di prevenzione.
Noteremo anzitutto che il maltrattamento avviene frequentemente all’interno delle mura domestiche e perciò risulta difficile individuare queste situazioni se non attraverso le segnalazioni che giungono dalle diverse figure che hanno un contatto diretto con il bambino interessato e si insospettiscono di qualche suo comportamento insolito. Alla base del danno provocato al bambino vi è sì un genitore distratto, superficiale alle richieste e ai bisogni del bambino ma anche contrassegnato da diversi fattori problematici, in particolare la disfunzionalità relazionale con il proprio partner e l’aver vissuto in età infantile/adolescenziale esperienze sfavorevoli di separazione o abbandono dalla propria famiglia. Il bambino è molto spesso la vittima principale su cui i genitori riversano la propria rabbia, delusione e umiliazione provocando con questi atteggiamenti dannosi effetti negativi sullo sviluppo fisico e psichico del minore.
Sottolineeremo l’importanza del compito svolto dalla legislazione in materia di tutela dell’infanzia, la quale attraverso varie norme internazionali e nazionali si propone di punire chiunque infligga violenza di qualsiasi tipo al minore. Inoltre, ci focalizzeremo sull’utilità del ruolo svolto dall’équipe multidisciplinare altamente specializzata in questo tipo di situazioni, essendo la multidisciplinarietà fondamentale per fronteggiare un fenomeno così complesso; avvalendosi del lavoro congiunto di più professionisti, l’équipe multidisciplinare appare il soggetto più adeguato per perseguire l’obiettivo della tutela del minore. Infine, mostreremo che, oltre al prezioso contributo dell’équipe, un ulteriore ruolo centrale nel contrastare questo fenomeno sociale è svolto dalla prevenzione, progetto volto a riconoscere e individuare con largo anticipo queste situazioni problematiche permettendo agli operatori appartenenti ai diversi servizi di poter intervenire immediatamente sulla situazione definita a rischio ed avviare un progetto di aiuto per gli attori coinvolti, affinché escano da questo gioco patogeno in cui sono intrappolati.
Obiettivo di questo lavoro è descrivere e analizzare il fenomeno del maltrattamento infantile, le sue cause e le modalità di contrasto attraverso la legislazione, l’intervento dell’équipe multidisciplinare e i progetti di prevenzione.
Noteremo anzitutto che il maltrattamento avviene frequentemente all’interno delle mura domestiche e perciò risulta difficile individuare queste situazioni se non attraverso le segnalazioni che giungono dalle diverse figure che hanno un contatto diretto con il bambino interessato e si insospettiscono di qualche suo comportamento insolito. Alla base del danno provocato al bambino vi è sì un genitore distratto, superficiale alle richieste e ai bisogni del bambino ma anche contrassegnato da diversi fattori problematici, in particolare la disfunzionalità relazionale con il proprio partner e l’aver vissuto in età infantile/adolescenziale esperienze sfavorevoli di separazione o abbandono dalla propria famiglia. Il bambino è molto spesso la vittima principale su cui i genitori riversano la propria rabbia, delusione e umiliazione provocando con questi atteggiamenti dannosi effetti negativi sullo sviluppo fisico e psichico del minore.
Sottolineeremo l’importanza del compito svolto dalla legislazione in materia di tutela dell’infanzia, la quale attraverso varie norme internazionali e nazionali si propone di punire chiunque infligga violenza di qualsiasi tipo al minore. Inoltre, ci focalizzeremo sull’utilità del ruolo svolto dall’équipe multidisciplinare altamente specializzata in questo tipo di situazioni, essendo la multidisciplinarietà fondamentale per fronteggiare un fenomeno così complesso; avvalendosi del lavoro congiunto di più professionisti, l’équipe multidisciplinare appare il soggetto più adeguato per perseguire l’obiettivo della tutela del minore. Infine, mostreremo che, oltre al prezioso contributo dell’équipe, un ulteriore ruolo centrale nel contrastare questo fenomeno sociale è svolto dalla prevenzione, progetto volto a riconoscere e individuare con largo anticipo queste situazioni problematiche permettendo agli operatori appartenenti ai diversi servizi di poter intervenire immediatamente sulla situazione definita a rischio ed avviare un progetto di aiuto per gli attori coinvolti, affinché escano da questo gioco patogeno in cui sono intrappolati.
File
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