Tesi etd-02242012-170242 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DELL'AMICO, GIANLUCA
URN
etd-02242012-170242
Titolo
Effetto di un'esposizione cronica all'ozono sulla fotosintesi in due cloni diversamente sensibili di pioppo
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
GESTIONE E TUTELA DELL'AMBIENTE AGRO-FORESTALE
Relatori
correlatore Prof.ssa Nali, Cristina
relatore Prof.ssa Ranieri, Annamaria
relatore Prof.ssa Ranieri, Annamaria
Parole chiave
- ozono pioppo scambi gassosi rubisco fluorescenza
Data inizio appello
12/03/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/03/2052
Riassunto
L’ozono troposferico è ritenuto attualmente l’inquinante atmosferico più pericoloso per gli ecosistemi agrari e forestali. Sia le concentrazioni attuali che i modelli di previsione per i trend relativi agli anni futuri sembrano confermare un aumento dei livelli basali di questo inquinante con un conseguente incremento del rischio per i sistemi vegetali su scala globale.
L’ozono deve la sua tossicità al proprio elevato potere ossidante: una volta penetrato attraverso gli stomi si dissolve rapidamente nella matrice apoplastica della cavità sottostomatica dando origine alle specie reattive dell’ossigeno (ROS). I danni indotti da questo inquinante possono provocare, in ultima analisi, in caso di stress prolungati, riduzione della fotosintesi, del tasso di crescita e induzione di una senescenza precoce.
Il presente lavoro di tesi è volto ad indagare gli effetti di un'esposizione cronica con concentrazioni realistiche all'ozono sul processo fotosintetico in due cloni di pioppo diversamente sensibili (P. x euramericana clone I-214: resistente e Populus deltoides x maximowiczii clone Eridano: sensibile) coltivati in condizioni naturali (piena aria).
L’utilizzo di linee clonali del genere Populus è diffuso in ambito scientifico per lo studio degli effetti a livello forestale a causa della rapidità di crescita, facilità di allevamento e la limitata divergenza genetica di queste piante. Piante con caratteristiche fenologiche uniformi dei due cloni di pioppo sono state trattate all’interno di camere di fumigazione in ambiente controllato con 60 ppb di ozono (o con aria filtrata nel caso dei controlli) per 5 ore al giorno, per uno, due, quattro, sette e quindici giorni per valutare la progressione della risposta nel tempo.
Le analisi sono state condotte separatamente su foglie giovani e foglie mature monitorando, oltre all’abscissione fogliare e ad alcuni parametri biometrici, gli scambi gassosi fogliari, la fluorescenza della clorofilla a e il contenuto della subunità maggiore dell’enzima Rubisco.
L’ozono deve la sua tossicità al proprio elevato potere ossidante: una volta penetrato attraverso gli stomi si dissolve rapidamente nella matrice apoplastica della cavità sottostomatica dando origine alle specie reattive dell’ossigeno (ROS). I danni indotti da questo inquinante possono provocare, in ultima analisi, in caso di stress prolungati, riduzione della fotosintesi, del tasso di crescita e induzione di una senescenza precoce.
Il presente lavoro di tesi è volto ad indagare gli effetti di un'esposizione cronica con concentrazioni realistiche all'ozono sul processo fotosintetico in due cloni di pioppo diversamente sensibili (P. x euramericana clone I-214: resistente e Populus deltoides x maximowiczii clone Eridano: sensibile) coltivati in condizioni naturali (piena aria).
L’utilizzo di linee clonali del genere Populus è diffuso in ambito scientifico per lo studio degli effetti a livello forestale a causa della rapidità di crescita, facilità di allevamento e la limitata divergenza genetica di queste piante. Piante con caratteristiche fenologiche uniformi dei due cloni di pioppo sono state trattate all’interno di camere di fumigazione in ambiente controllato con 60 ppb di ozono (o con aria filtrata nel caso dei controlli) per 5 ore al giorno, per uno, due, quattro, sette e quindici giorni per valutare la progressione della risposta nel tempo.
Le analisi sono state condotte separatamente su foglie giovani e foglie mature monitorando, oltre all’abscissione fogliare e ad alcuni parametri biometrici, gli scambi gassosi fogliari, la fluorescenza della clorofilla a e il contenuto della subunità maggiore dell’enzima Rubisco.
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