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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02232017-104112


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
CASTAGNETO, ALICE
URN
etd-02232017-104112
Titolo
Presenza simultanea di carcinoma papillare e midollare della tiroide nello stesso paziente: revisione di una serie di casi clinici e della letteratura.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Antonelli, Alessandro
Parole chiave
  • PTC/MTC
  • carcinoma papillare
  • carcinoma midollare
  • carcinoma tiroideo
  • MMFTC
  • tumore misto papillare e midollare
  • mixed tumor
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
In questa tesi, dopo una prima parte introduttiva riguardante la morfologia e fisiologia delle cellule follicolari e parafollicolari della tiroide, i tumori della tiroide e la genetica dei tumori tiroidei, è condotta una revisione della letteratura in merito alla presenza simultanea di carcinoma papillare (PTC) e midollare (MTC) nello stesso paziente.
La presenza simultanea di PTC e MTC nella stessa ghiandola tiroidea è una condizione rara ma statisticamente interessante.
Negli studi revisionati la prevalenza di tale presentazione simultanea arriva ad essere del 19% su tutti i casi di MTC e dello 0.28% su tutti i casi di DTC (tumori tiroidei differenziati originati da cellule follicolari).
Il pattern di presentazione può essere di due tipi: MMFTC in cui le due componenti sono presenti all’interno dello stesso nodulo neoplastico, oppure PTC/MTC in cui le due componenti sono separate da tessuto tiroideo sano.
L’eziologia delle forme PTC/MTC è ancora sconosciuta sebbene siano in molti a ritenere tale occorrenza simultanea solo una coincidenza.
Le ipotesi di un’origine non casuale delle forme PTC/MTC prendono in considerazione l’esistenza di un progenitore cellulare comune, di uno stimolo cancerogeno comune o di mutazioni molecolari comuni.
Gli studi revisionati escludono che alla base di PTC/MTC ci siano le classiche mutazioni agli oncogeni RET, BRAF e RAS riscontrate nei casi di PTC e MTC esclusivi, ma non escludono l’ipotesi che un’origine comune dei due carcinomi possa essere imputata a mutazioni ancora sconosciute negli oncogeni classicamente coinvolti o in altri oncogeni.
L’incidenza di PTC/MTC è in aumento negli ultimi 30 anni, questo aumento è solo in parte spiegato dall’aumento dell’incidenza di microPTC e PTC nella popolazione, dal miglioramento delle tecniche diagnostiche e dall’aumento del ricorso alle suddette tecniche diagnostiche.
Le caratteristiche cliniche di PTC/MTC sono più simili a quelle di MTC esclusivo che a quelle di PTC esclusivo: età media della diagnosi 53anni, prevalenza di genere 64% femmine.
L’associazione PTC/MTC non modifica il comportamento epidemiologico, patologico e clinico delle forme tumorali rispetto alla loro presentazione esclusiva: la prognosi di PTC/MTC dipende dallo stadio alla diagnosi di MTC.
Tuttavia la forma PTC/MTC risulta essere più benigna rispetto alla forma MTC esclusiva perché tende a presentarsi in uno stadio minore, infatti la percentuale di decessi nei tumori simultanei è del 13.6% contro il 23.7% dei tumori MTC esclusivi.
Dopo la revisione della letteratura sono presentati e, successivamente, confrontati con i dati presenti in letteratura, cinque nuovi casi clinici.
In questi casi clinici le neoplasie si presentano sempre in noduli separati, nella forma PTC/MTC.
In 4 su 5 pazienti i PTC sono microPTC (prevalenza di m PTC dell’80%), mentre in 2 su 5 pazienti gli MTC sono microMTC (40%).
La prevalenza di genere è maschile al 60%, l’età media alla diagnosi è di 55.4 anni, tutti i pazienti presentavano pregressa malattia tiroidea come gozzo multinodulare o tiroidite cronica e l’anamnesi familiare per patologia tiroidea era positiva in 4 pazienti su 5.

Alla diagnosi tutti i pazienti erano in stadio I per PTC e sono guariti mentre per MTC 2 su 5 pazienti erano in stadio I e sono guariti, 1 su 5 pazienti era in stadio II e attualmente è metastatico, 2 su 5 pazienti erano in stadio III, di questi 1 è guarito mentre 1 è metastatico.
Nessuno dei pazienti presenta mutazioni germinali RET.
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