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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02232017-094016


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
MONTEMAGNI, MARINA
URN
etd-02232017-094016
Titolo
La labiopalatoschisi nel Percorso dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana: analisi di 916 casi primari dal 2009 al 2016 con valutazione dei risultati e delle complicanze
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Gatti, Gianluca
Parole chiave
  • cleft lip
  • cleft palate
  • labiopalatoschisi
  • syndromic cleft lip
  • syndromic cleft palate
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La labiopalatoschisi è una malformazione congenita caratterizzata dalla presenza di una schisi, ossia di una fessura, che si realizza a livello del massiccio facciale a causa di una mancata fusione di abbozzi embriologici durante la vita intrauterina. Il molteplice interessamento delle strutture anatomiche coinvolte (labbro, alveolo, palato) rende ragione delle alterazioni e difficoltà che i bambini affetti da tale deformità possono sperimentare, in particolar modo nei mesi prima della chirurgia. L’obiettivo del trattamento è quello di minimizzare l’impatto delle diverse sequele derivanti dalla malformazione e ciò è possibile solo mediante un approccio multidisciplinare, che non si limita solo all’ambito chirurgico ricostruttivo, ma si estende anche a quello logopedico, ortodontico-ortognatico, otoiatrico, genetico e il supporto psicologico esteso a tutto il nucleo familiare. Presso l’AUOP, il Percorso Labiopalatoschisi permette di trattare i pazienti con un approccio multidisciplinare, garantendo in tal modo un trattamento, per così dire, ottimale. Dal 2009 al 2016 sono stati trattati 916 casi primari, l’osservazione dei quali ha permesso di valutare i risultati e le possibili complicanze. Questo approccio che prevede un vero e proprio “percorso” si estende dall’infanzia all’età adulta e permette di seguire il bambino, affetto da tale deformità, nel corso dello sviluppo, permettendo anche di intervenire qualora si verificassero complicanze. Il trattamento chirurgico della labiopalatoschisi non consiste nell’aggiungere tessuto nella sede della schisi, ma di andare a ricercare sui due margini di questa le diverse componenti che non si sono unite (cute, mucosa, muscoli e ossa) riportandole nella corretta sede anatomica in modo da raggiungere un’armonica simmetria del massiccio facciale.


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