logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02232011-135116


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
DI GIULIO, ALESSIA
URN
etd-02232011-135116
Titolo
Utilizzo di una cartella clinica informatizzata per la valutazione ambulatoriale del rischio cardiovascolare
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Ghiadoni, Lorenzo
Parole chiave
  • cartella clinica informatizzata
  • Ipertensione arteriosa
  • rischio cardiovascolare
Data inizio appello
15/03/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
15/03/2051
Riassunto
Razionale. L’ipertensione arteriosa rappresenta il principale fattore di rischio cardiovascolare (CV). Numerose evidenze dimostrano che la riduzione dei valori pressori (< 140/90 mmHg) comporta un beneficio per la prevenzione degli eventi cardiovascolari. Tuttavia il controllo efficace dei valori di pressione arteriosa non raggiunge tuttora livelli soddisfacenti, in quanto meno della metà dei pazienti ipertesi riesce a raggiungere tale bersaglio terapeutico.
Da queste considerazioni è nata la necessità di individuare uno strumento semplice di raccolta ed elaborazione dei dati clinici in maniera da permettere di valutare in modo standardizzato sia il profilo di rischio CV che le modificazioni indotte dai vari interventi terapeutici, al fine di pianificare i programmi di prevenzione (stile di vita, terapia farmacologica) e di razionalizzare le risorse e la spesa sanitaria.
Lo scopo di questa tesi è stato quello di:
- Determinare la fattibilità ed operatività di una cartella clinica informatizzata per la valutazione del rischio/patologia CV;
- Valutare la prevalenza dei fattori di rischio CV in un campione di popolazione afferente all’Ambulatorio Specialistico del Centro Ipertensione di Pisa, stimandone il rischio CV mediante Framingham Score;
- Valutare, in un sottogruppo di pazienti, se l’approccio multifattoriale attuato determina una riduzione effettiva del rischio CV, ad un follow-up di circa 6 mesi, e se sia possibile individuare fattori predittivi di tale riduzione.
Materiali e metodi: Abbiamo utilizzato una cartella clinica informatizzata (VIRC, Istituto di Fisiologia Clinica, CNR di Pisa), che ha permesso la rilevazione degli elementi anamnestici, obiettivi e strumentali per la caratterizzazione del rischio CV.
Risultati: Sono stati inseriti nello studio 297 pazienti (età media 62±12 anni) che non hanno avuto precedenti eventi cardiovascolari, di cui 65% ipertesi, 11% diabetici, 75% ipercolesterolemici, 17% obesi, 9% con ridotta funzione renale, 14% fumatori. Complessivamente il rischio di eventi cardiovascolari a 10 anni era 21±16%, in particolare, il 40% della popolazione era classificabile come ad alto rischio (>20%).
All’interno della popolazione studiata, 76 pazienti hanno eseguito, inoltre, una visita di controllo dopo circa 6 mesi. In questo sottogruppo si è verificata una riduzione della pressione arteriosa di 7.8/3.5 mmHg e di colesterolo LDL di 5.6 mg/dl, a fronte di un aumento da 1,9 ± 1,6 a 2,0 ± 1,3 del numero di farmaci antiipertensivi prescritti e di un aumento da 18 a 22 dei pazienti trattati con statine. Al contrario non si è avuta alcuna modificazione degli altri fattori di rischio. Complessivamente il rischio CV si è ridotto da 24±17% a 21±15% (p=0.00001). La riduzione maggiore del rischio CV si è verificata nei pazienti con rischio basale più elevato, con diabete e funzione renale ridotta.
Conclusioni: La popolazione afferente all’ambulatorio del Centro Ipertensione è caratterizzata da un elevato rischio CV per la presenza di multipli fattori associati all’ipertensione. L’utilizzo di una cartella clinica informatizzata consente una rapida valutazione clinica del paziente, permettendo di riservare un trattamento più aggressivo ai pazienti con più ad alto rischio e di ridurre il rischio CV in maniera significativa già dopo pochi mesi.

File