Tesi etd-02232005-124320 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Giorgio Marrano, Mauro
Indirizzo email
mauromarrano@hotmail.com
URN
etd-02232005-124320
Titolo
L'approccio economico al comportamento familiare: i modelli non-unitari
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
relatore Prof. Balestrino, Alessandro
Parole chiave
- economia famiglia
Data inizio appello
15/03/2005
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo lavoro è volto ad illustrare i principali modelli non unitari di scelta della famiglia che si sono sviluppati a partire dagli anni ottanta. Tali modelli si possono suddividere in due gruppi a seconda della branca della teoria dei giochi utilizzata: modelli cooperativi e modelli non cooperativi. La terminologia è leggermente fuorviante, la caratteristica distintiva non è la cooperazione o meno, ma la possibilità di realizzare accordi vincolanti (modelli cooperativi) e l’impossibilità di fare ciò (modelli non cooperativi). Nel primo caso si avranno scelte efficienti mentre, nel secondo, l’efficienza andrà indagata volta per volta.
L’importanza di questi modelli è che essi abbandonano l’approccio unitario, di cui Becker aveva fornito le fondamenta teoriche, secondo il quale la famiglia si comporta come se fosse un singolo agente con proprie preferenze e un proprio vincolo di bilancio. Tale approccio comporta implicazioni che sono state rifiutate da molti studi empirici. Tra queste, quella il cui rifiuto ha avuto maggior peso nell’indebolire l’approccio unitario è l’ipotesi di income pooling che consiste nel fatto che, se la famiglia massimizza una propria funzione di utilità soggetta al vincolo di bilancio familiare dove i redditi dei membri sono messi in comune, allora soltanto il reddito totale influenzerà la scelta. Studi empirici basati su dati di diversi paesi hanno invece mostrato che la distribuzione del reddito modifica le scelte della famiglia. I modelli non unitari, non implicando l’ipotesi di income pooling, non presentano questo problema.
Ancora non sembra esserci un modello generalmente accettato, anche se i modelli non cooperativi, permettendo d’indagare l’efficienza, acquisiscono sempre una maggiore importanza. In mancanza di un modello universale, la scelta del modello dipenderà dal problema specifico da analizzare.
L’importanza di questi modelli è che essi abbandonano l’approccio unitario, di cui Becker aveva fornito le fondamenta teoriche, secondo il quale la famiglia si comporta come se fosse un singolo agente con proprie preferenze e un proprio vincolo di bilancio. Tale approccio comporta implicazioni che sono state rifiutate da molti studi empirici. Tra queste, quella il cui rifiuto ha avuto maggior peso nell’indebolire l’approccio unitario è l’ipotesi di income pooling che consiste nel fatto che, se la famiglia massimizza una propria funzione di utilità soggetta al vincolo di bilancio familiare dove i redditi dei membri sono messi in comune, allora soltanto il reddito totale influenzerà la scelta. Studi empirici basati su dati di diversi paesi hanno invece mostrato che la distribuzione del reddito modifica le scelte della famiglia. I modelli non unitari, non implicando l’ipotesi di income pooling, non presentano questo problema.
Ancora non sembra esserci un modello generalmente accettato, anche se i modelli non cooperativi, permettendo d’indagare l’efficienza, acquisiscono sempre una maggiore importanza. In mancanza di un modello universale, la scelta del modello dipenderà dal problema specifico da analizzare.
File
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