Tesi etd-02222018-135700 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
IACOBONE, BENEDETTO
URN
etd-02222018-135700
Titolo
Melanoma e trombofilia: ruolo degli inibitori di BRAF nella cascata della coagulazione.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Naccarato, Antonio Giuseppe
correlatore Dott. Scatena, Cristian
correlatore Dott. Scatena, Cristian
Parole chiave
- braf
- coagulazione
- melanoma
- tissue factor
Data inizio appello
13/03/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
13/03/2088
Riassunto
Una percentuale variabile tra l’1% e l’11% dei pazienti con neoplasie maligne, tra cui il melanoma, presenta complicanze tromboemboliche. Le cellule neoplastiche promuovono uno stato di ipercoagulabilità poiché esprimono proteine trombogeniche sulla membrana citoplasmatica, come il TF (tissue factor). Un numero sempre crescente di evidenze suggerisce che i mediatori chiave del sistema emostatico giochino un ruolo importante sulla progressione di queste neoplasie.
Come evidenziato recentemente, nei pazienti affetti da melanoma mutato in BRAFV600E e responsivi al trattamento con inibitori specifici, la riduzione del potenziale trombogeno risulta più evidente rispetto ai pazienti non responsivi; inoltre lo stato di ipercoagulabilità correla con la prognosi.
Il primo obiettivo di questo studio è stato quello di chiarire la relazione tra il trattamento con inibitori della via di segnale RAS/RAF/MEK/ERK e i mediatori della coagulazione. A tale scopo è stato valutato l’effetto che Dabrafenib (inibitore di BRAF) e Trametinib (inibitore di MEK) hanno sull’espressione del TF in linee cellulari di melanoma BRAFV600E mutate. Al termine del trattamento, è stata osservata una significativa riduzione del TF sia a livello di espressione dell’RNA che a livello proteico.
Il secondo obiettivo è stato quello di valutare il ruolo del TF espresso dalle cellule di melanoma sulla cascata coagulativa. A tale scopo è stata valutata la capacità di generazione di trombina da parte delle linee cellulari di melanoma trattate con Dabrafenib e Trametinib. Tale indagine ha evidenziato che tale trattamento inibisce la capacità trombogena delle linee cellulari studiate.
In conclusione, questo studio fornisce i primi dati in vitro sul contributo del TF espresso dalle cellule di melanoma nella modulazione dello stato di coagulazione nei pazienti in trattamento con inibitori della via di segnale RAS/RAF/MEK/ERK.
Come evidenziato recentemente, nei pazienti affetti da melanoma mutato in BRAFV600E e responsivi al trattamento con inibitori specifici, la riduzione del potenziale trombogeno risulta più evidente rispetto ai pazienti non responsivi; inoltre lo stato di ipercoagulabilità correla con la prognosi.
Il primo obiettivo di questo studio è stato quello di chiarire la relazione tra il trattamento con inibitori della via di segnale RAS/RAF/MEK/ERK e i mediatori della coagulazione. A tale scopo è stato valutato l’effetto che Dabrafenib (inibitore di BRAF) e Trametinib (inibitore di MEK) hanno sull’espressione del TF in linee cellulari di melanoma BRAFV600E mutate. Al termine del trattamento, è stata osservata una significativa riduzione del TF sia a livello di espressione dell’RNA che a livello proteico.
Il secondo obiettivo è stato quello di valutare il ruolo del TF espresso dalle cellule di melanoma sulla cascata coagulativa. A tale scopo è stata valutata la capacità di generazione di trombina da parte delle linee cellulari di melanoma trattate con Dabrafenib e Trametinib. Tale indagine ha evidenziato che tale trattamento inibisce la capacità trombogena delle linee cellulari studiate.
In conclusione, questo studio fornisce i primi dati in vitro sul contributo del TF espresso dalle cellule di melanoma nella modulazione dello stato di coagulazione nei pazienti in trattamento con inibitori della via di segnale RAS/RAF/MEK/ERK.
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