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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02222018-131554


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
AMANTE, VALERIO
URN
etd-02222018-131554
Titolo
L'ecografia toracica come strumento di diagnosi e monitoraggio in terapia intensiva
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Forfori, Francesco
Parole chiave
  • toracica
  • terapia intensiva
  • ecografia
Data inizio appello
13/03/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Negli ultimi anni l’ecografia toracica ha assunto un ruolo sempre maggiore come strumento diagnostico, permettendo la valutazione morfologica e dinamica di pleure e parenchima polmonare. Può essere infatti utilizzata nella diagnosi e nel follow up di polmoniti, atelettasie, pneumotorace e versamento pleurico, nell’aspirazione eco guidata di lavaggi bronco alveolari, nel’esecuzione di toracentesi diagnostica e terapeutica o di biopsie di lesioni pleuriche e di neoplasie polmonari periferiche, nella diagnosi di edema polmonare e interstiziopatie polmonari, e infine nella diagnosi di embolia polmonare, di contusioni polmonari traumatiche e di disturbi della motilità diaframmatica.
L’ecografia presenta numerosi vantaggi, soprattutto in ambito critico come nel Dipartimento di Emergenza-Urgenza e in Rianimazione, rispetto alla radiografia, che è tutt’oggi considerata il principale strumento per l’indagine della patologia toracica. In primo luogo è una tecnica non invasiva, non costosa, di semplice e rapida esecuzione e che non utilizza radiazioni; inoltre permette una più precisa diagnostica differenziale in molte situazioni in cui l’indagine radiologica non garantisce un’ interpretazione accurata, come nel caso di patologie dispnoizzanti quali scompenso cardiaco, patologia bronchiale o vascolare embolica, poiché molto spesso la doppia proiezione, posteroanteriore e laterolaterale, non può essere realizzata nei pazienti poco collaboranti e allettati e si rende necessario utilizzare esclusivamente la proiezione anteroposteriore con paziente semiseduto o in decubito supino.
Infine può essere eseguita tempestivamente al letto del paziente stesso da parte del medico che lo ha in carico e che quindi è a conoscenza dell’intero quadro clinico, evitando problematiche legate alla disponibilità di apparecchiature o allo spostamento del malato, in particolar modo se instabile.
Le principali limitazioni all’uso dell’ecografia sono le difficoltà nei pazienti obesi, la presenza di enfisema sottocutaneo, e le situazioni che possono ostacolare l’esame del torace come ferite, cateteri o medicazioni e l’esperienza dell’ecografista.
In questo studio analitico prospettico di tipo osservazionale ci siamo proposti di valutare e dimostrare l’effettiva utilità,praticità e necessità dell’uso dell’ecografia nella pratica quotidiana in un reparto come la nostra U.O. Terapia Intensiva 4.
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In recent years, thoracic ultrasound has assumed an increasingly greater role as a diagnostic instrument, allowing morphological and dynamic evaluation of pleurae and pulmonary parenchyma. It can be used in the diagnosis and follow-up of pneumonia, atelectasis, pneumothorax and pleural effusion, in the echo-guided aspiration of alveolar bronchoalveolar lavage, in the execution of diagnostic and therapeutic thoracentesis or biopsies of pleural lesions and peripheral pulmonary neoplasms, in the diagnosis of pulmonary edema and pulmonary interstitial disorders, and finally in the diagnosis of pulmonary embolism, or traumatic pulmonary contusions and disorders of the diaphragmatic motility. Ultrasound has many advantages, especially in the critical area as in the Department of Emergency-Urgency and in Reanimation, compared to radiography, which is still considered the main tool for the investigation of thoracic pathology. First it is a not invasive technique, inexpensive, of simple and rapid execution and that does not use radiation; Furthermore allows a more precise differential diagnosis in many situations in which the radiological investigation it does not guarantee an accurate interpretation, as in the case of dyspnoeic diseases such as heart failure, bronchial or embolic vascular pathology, since the double projection, posteroanterior and laterolateral very often, can not be achieved in non collaborating and enticed patients and it is necessary to use only the anteroposterior projection with sitting patient or in supine decubitus. Finally it can be performed promptly at the patient's bed by the doctor who is there in charge and therefore is aware of the entire clinical history, avoiding problems related to the availability of equipment or the movements of the patient, especially if unstable. The main limitations on the use of ultrasound are the difficulties in obese patients, the presence of subcutaneous emphysema, and situations that may impede the examination of the thorax as wounds, catheters or medications and the experience of the sonographer. In this prospective analytical study of an observational type we have decided to evaluate and to demonstrate the effective usefulness, practicality and necessity of the use of ultrasound in daily practice in a department as our Intensive Care Unit.
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