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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02222018-120820


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CRAPANZANO, FEDERICA
URN
etd-02222018-120820
Titolo
Il Servizio Civile nel terzo settore: uno strumento di occupabilità per i giovani
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Palmerini, Giancamillo
Parole chiave
  • servizio civile
  • occupabilità giovanile
  • terzo settore
  • formazione
Data inizio appello
19/03/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il terzo settore può contribuire all’occupazione a formare i giovani e diventare un mezzo per le politiche attive per il lavoro?
In questa tesi ho voluto analizzare i dati relativi al terzo settore per poter capire quale sia il valore economico e culturale di questo settore. Secondo i dati ISTAT, relativi al 2015, gli enti no profit contano sul contributo di 788.126 lavoratori dipendenti e 5.528.760 volontari. Il valore creato dal terzo settore non si limita solamente a quello economico ma in questo caso si parla anche di valore aggiunto sociale, che consiste nella creazione di capitale sociale e valore aggiunto culturale che consiste nella diffusione di valori solidaristici. Proprio questa capacità di creare valori aggiunti diversi da quello economico che hanno reso questo settore un terreno fertile per i progetti che riguardano i giovani ed il volontariato.
La crisi economica ha colpito maggiormente i giovani, l’impegno e l’investimento di tempo nel volontariato e nel servizio civile, per molti giovani non solo rappresentano la volontà di impegnarsi per il prossimo, ma anche un modo per poter acquisire competenze utili nel mondo del lavoro. La recente riforma del terzo settore non solo ha avuto lo scopo di riordinare e regolare il terzo settore e le associazioni di volontariato, ma anche quello di enfatizzare il ruolo di formazione e di incentivo alla cittadinanza attiva rappresentato dal servizio civile. Il servizio civile diventa quindi uno strumento per la formazione dei giovani attraverso un’esperienza di solidarietà e cooperazione alla tutela del patrimonio nazionale. Il servizio civile Nazionale ha coinvolto nel 2016, 32.886 giovani di cui 14.033 residenti nel Sud Italia. Questi numeri si spiegano tenendo in considerazione l’alto tasso di disoccupazione giovanile delle regioni del Sud. Infatti, in questo caso, non solo il SCN rappresenta uno strumento per incentivare la cittadinanza attiva, ma uno dei pochi mezzi che hanno i giovani per avvicinarsi al mondo del lavoro in una situazione economica più svantaggiata rispetto al resto di Italia. Ad un anno dal servizio civile, secondo i dati Isfol relativi al 2013, il 52,2% dei volontari ha un lavoro e il 12,9% di questi continua anche gli studi.
Non mancano ovviamente in Europa progetti simili per i giovani. Per quanto riguarda il Servizio Civile possiamo ricorda l’equivalente europeo, ossia il Servizio Volontario Europeo SVE, rivolto ai giovani tra i 17 e i 30 anni, in cui si ha la possibilità di passare fino a 12 mesi all’estero come volontario in varie parti del mondo. Anche questa esperienza è significativa per i partecipanti che non solo migliorano le loro soft skill, ma anche la loro coscienza di cittadini europei. Un altro strumento europeo è quella dello Youth Work, che indica le diverse strategie dei paesi membri dedicate ai giovani e all’apprendimento informale, sempre con il fine di migliore l’occupabilità giovanile.
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