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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02222016-223025


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CHETONI, GIACOMO
URN
etd-02222016-223025
Titolo
Attività fisica preventiva e adattata nei settori giovanili di calcio: uno strumento per ridurre il rischio d’infortunio.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
SCIENZE E TECNICHE DELLE ATTIVITA' MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE
Relatori
relatore Prof.ssa Nicolini, Ida
Parole chiave
  • coordinazione
  • core stability
  • corsa
  • postura
  • prevenzione
Data inizio appello
09/03/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi vuole dimostrare la necessità di effettuare un percorso individualizzato di attività motoria preventiva e adattata nei settori giovanili di calcio, con l’ambizione di ampliare il concetto in analisi ad altri sport.
Lo studio effettuato ha valutato 207 soggetti maschi di età compresa tra i 12 e i 18 anni, tutti praticanti come sport principale il gioco del calcio.
La frequenza minima di attività sportiva era di 4 volte a settimana, con un alternanza non specificata tra campi in erba ed in sintetico, in base alla disponibilità delle strutture.
Lo studio prevedeva un’analisi posturale effettuata utilizzando 4 foto su piani diversi ed una valutazione video della tecnica di corsa dei soggetti, con osservazione successiva grazie ad un software specifico (Kinovea).
L’intera valutazione è stata effettuata ad inizio della stagione sportiva.
Sono stati costituiti dei parametri numerici che assumono un punteggio da 0 a 50 e che stabiliscono il fattore di rischio di infortunio per gli atleti analizzati.
I dati ottenuti sono poi stati portati in valore percentuale dividendo per 50 (valore massimo ottenibile) e moltiplicando per 100.
In questo modo è stato ottenuto il Fattore di rischio percentuale (FR%), cioè l’ipotesi di subire un infortunio, da 0 a 100.
Ogni risultato ottenuto è stato fornito ai genitori degli atleti, indicando se necessario, un consulto medico generico e successivamente ortopedico specialistico.
Dopo la valutazione posturale di preavviso, nessuno dei partecipanti allo studio ha effettuato una valutazione specialistica, questo ha portato ad un’evoluzione dello studio, che ha previsto l’analisi del numero di infortuni subiti dai partecipanti durante la stagione sportiva.
Sono stati analizzati solo 133 soggetti dei 207 totali per motivi di organizzazione, in quanto le società di appartenenza non hanno riportato la frequenza degli infortuni.
Una volta trovato il valore del fattore di rischio (FR%), è stata ricercata una correlazione tra lo stesso e l’entità degli infortuni (EI) subiti dagli atleti.
L’EI è stato diviso in 4 valori, rispettivamente 0,1,2,3 in base alla gravità dell’infortunio.
Per dimostrare la presenza di una correlazione tra FR% e EI sono state effettuate 4 analisi dei dati ottenuti.
La prima analisi prevedeva la verifica della presenza di soggetti con un FR% maggiore dello 0%.
La seconda valutava la presenza di infortunio in soggetti con un FR% pari o superiore del 10%, con un analisi statistica a dimostrazione della correlazione tra FR% e EI.
La terza analisi indagava sulla correlazione tra un fattore di rischio pari o superiore al 50% e la presenza di un infortunio.
La quarta analisi dimostrava la validità del dato FR% sulla previsione di un infortunio, a prescindere dalla presenza di un carico interno di lavoro(training Load), proposto ai soggetti, maggiore o minore.
Per far questo sono stati analizzati i dati degli atleti professionisti e messi in contrapposizione con i valori ottenuti nella seconda analisi.
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