Tesi etd-02212019-144643 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
FALCONE, MARIA
URN
etd-02212019-144643
Titolo
Chirurgia robot assistita del prolasso multicompartimentale: tecniche chirurgiche a confronto
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Simoncini, Tommaso
Parole chiave
- chirurgia
- chirurgia robotica
- cistocele
- isterocele
- prolasso genitale avanzato
- promontosacropessi
Data inizio appello
12/03/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/03/2089
Riassunto
Il trattamento del prolasso genitale avanzato è essenzialmente. La presenza di un difetto apicale di grado elevato è una delle situazioni anatomiche di più difficile trattamento e che più facilmente espone al rischio di recidiva. Con l’approvazione del robot da Vinci® per la chirurgia ginecologica, l’approccio addominale è oggi possibile usando tecniche mininvasive. In questo studio abbiamo confrontato l’efficacia nel trattamento del prolasso multi compartimentale avanzato di due tecniche laparoscopiche protesiche: la Promontosacropessi e la Sospensione Laterale degli organi pelvici robot assistite.
Lo scopo è stato quello di comparare l’efficacia oggettiva e soggettiva delle due tecniche ricostruttive e di confrontarne i decorsi perioperatori e le complicanze. Nella nostra casistica entrambe le procedure sono risultate estremamente efficaci nella sospensione dell’apice. Per il tipo di mesh utilizzata e l’orientamento dell’asse vaginale che determina la sospensione laterale è particolarmente indicata per il trattamento di un difetto apicale associato ad un anteriore avanzato. La promontosacropessi rimane il gold standard nel trattamento di un difetto apicale con componente posteriore.
La R-ALS si è confermata essere una procedura ben tollerata e che consente un efficace ripristino del supporto anteriore e apicale non esponendo la paziente alla morbilità legata alla sospensione al sacro.
Lo scopo è stato quello di comparare l’efficacia oggettiva e soggettiva delle due tecniche ricostruttive e di confrontarne i decorsi perioperatori e le complicanze. Nella nostra casistica entrambe le procedure sono risultate estremamente efficaci nella sospensione dell’apice. Per il tipo di mesh utilizzata e l’orientamento dell’asse vaginale che determina la sospensione laterale è particolarmente indicata per il trattamento di un difetto apicale associato ad un anteriore avanzato. La promontosacropessi rimane il gold standard nel trattamento di un difetto apicale con componente posteriore.
La R-ALS si è confermata essere una procedura ben tollerata e che consente un efficace ripristino del supporto anteriore e apicale non esponendo la paziente alla morbilità legata alla sospensione al sacro.
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