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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02212017-160954


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
BACHI, COSTANZA
URN
etd-02212017-160954
Titolo
Relazione tra stress cronico e valori pressori: ruolo del genere
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
relatore Dott.ssa Bruno, Rosa Maria
Parole chiave
  • Pressione arteriosa
  • ipertensione
  • genere
  • stress
Data inizio appello
14/03/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/03/2087
Riassunto
Riassunto
Scopo dello studio
L’obiettivo dello studio è quello di valutare gli effetti di alcuni fattori psicosociali, e in particolare dello stress cronico, sui valori della pressione arteriosa nella popolazione ipertesa afferente al Centro Regionale di Riferimento per la Diagnosi ed il Trattamento dell’Ipertensione Arteriosa all’Ospedale Santa Chiara di Pisa, nell’ottica di evidenziare differenze di sesso e genere.
Metodi
Sono stati reclutati 128 pazienti di età compresa tra i 29 e gli 86 anni. I dati acquisiti sono stati ottenuti tramite:
- raccolta dei dati anamnestici e dell’esame obiettivo della visita effettuata durante la stessa giornata;
- misurazione della pressione arteriosa al braccio sinistro attraverso tre misurazioni consecutive con un dispositivo automatico;
- somministrazione di questionari standardizzati, in particolare l’SF-12 (12-item Short Form Health Survey), l’ERI (Effort-reward Imbalance), il DCSQ (Demands-Control-Support Questionnaire), il CBS (Chronic Burden Scale) e il DASS21 (Depression Anxiety Stress Scales);
- parametri antropometrici (circonferenza della vita, dei fianchi e del collo, il peso e l’altezza).
Risultati
Sono stati reclutati 128 pazienti, di cui 62 donne e 66 uomini di età media pari a 59.6 ± 12.7 anni. La popolazione femminile risultava mediamente di età più avanzata rispetto a quella maschile (61.7 ± 12.6 vs 57.6 ± 12.6 anni; p =0.07). Il valore medio della PAS (pressione arteriosa sistolica) totale era 142.9 ± 17.1mmHg e le donne avevano valori leggermente inferiori rispetto agli uomini (142.01 ± 18.7 vs 143.8 ± 15.5mmHg; p =0.57). Il valore medio della PAD (pressione arteriosa diastolica) totale era 82.8 ± 9mmHg: gli uomini presentavano valori di PAD più elevati rispetto alle donne (85.9 ± 8.6 vs 79.8 ± 8.5mmHg; p =0.0003). L’indice medio di massa corporeo era 26.1 (24.1-29.1) kg/m2 e quello delle donne risultava essere inferiore rispetto al BMI maschile [25.0 (23.1-27.6) kg/m2 e 26.8 (24.9-29.4) kg/m2, rispettivamente].
In particolare, l’analisi statistica ha messo in evidenza una correlazione positiva tra PAS e età (r = 0.18; p =0.04), e una correlazione negativa tra PAD e età (r = -0.44; p =0.000001).
Per quanto riguarda la relazione tra i disturbi dell’umore e i valori pressori, l’ansia si associava a valori della PAD più elevati (p =0.08). La PAD era più elevata negli individui che presentavano livelli di stress cronico da moderato a severo (p =0.023). Risultati simili sono stati ottenuti nel sesso femminile (p =0.014) ma non nel sesso maschile (p =0.27).
Infine, una prima analisi multivariata, il modello di regressione multipla, ha messo in evidenza che la correlazione tra PAD e stress cronico continua ad essere significativa (β =3.8; p =0.048) anche dopo aver aggiunto come variabili confondenti il BMI, l’età, il reddito e il sesso. Una seconda analisi eseguita sempre con il modello di regressione multipla ha indicato che il sesso potrebbe essere un modificatore di effetto nella relazione tra stress e PAD (β =-5.89; p =0.09), indicando un effetto maggiore dello stress cronico sulla PAD nel sesso femminile.
Conclusioni
In una popolazione di pazienti ipertesi, lo stress cronico è associato a valori più elevati di pressione arteriosa diastolica; questa relazione è indipendente dai fattori confondenti e sembra essere più marcata nel sesso femminile rispetto al sesso maschile.
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