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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02212012-183317


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione
Autore
D'AGROSA, NICOLA
URN
etd-02212012-183317
Titolo
Ecocardiografia Transesofagea 3D in Area Critica
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ANESTESIA E RIANIMAZIONE
Relatori
relatore Prof. Giunta, Francesco
relatore Dott. Guarracino, Fabio
Parole chiave
  • TEE3D
  • area critica
  • ecocardiografia
Data inizio appello
27/03/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’Ecocardiografia 3D rappresenta una grande innovazione nell’ambito degli
ultrasuoni applicati alle strutture cardio-vascolari.
Già agli inizi degli anni ’80 si è cercato di effettuare ricostruzioni tridimensionali delle
strutture e dei flussi cardiaci per migliorare la comprensione degli aspetti
anatomopatologici, ma erano tentativi per lo più confinati nell’area della pura ricerca.
I continui progressi nel campo delle tecniche di rappresentazione di superficie e di
volume, in associazione al rapido sviluppo della tecnologia informatica applicata agli
ultrasuoni hanno reso l’ecocardiografia tridimensionale pronta per una ampia
applicazione clinica.
Tanto è che l’ ASE (American Society of Echocardiography) e l’EAE (European
Association of Echocardiography) nel Febbraio 2012 hanno stilato una serie di
Raccomandazioni per l’uso dell’Ecocardiografia 3D nell’ambito di specifiche
situazioni cliniche.
In pratica, il vantaggio importante della tecnica 3D è dato dal fatto che
l’interpretazione delle immagini non richiede un assemblaggio mentale di una serie
di immagini tomografiche planari in un concetto multidimensionale dell’anatomia
cardiaca, come si verifica per l’ecocardiografia 2D, perché le immagini ottenute sono
simili a quelle osservabili al tavolo anatomico o chirurgico, riducendo cosi la
variabilità intra-inter-osservatore, facilitando l’interazione fra clinici di diverse
specialità, e fornendo importanti dati per il successivo indirizzo terapeutico.
In tale ottica la migliore accuratezza e riproducibilità dell’RT3DE rispetto
all’Ecocardiografia 2D ha importanti ricadute cliniche poiché può determinare
un cambiamento nei processi decisionali clinici che si basano sui parametri
ecocardiografici. L’Ecocardiografia 3D è quindi oramai una realtà al servizio
dell’utilizzo clinico, in particolare da quando è fattibile in tempo reale. Tuttavia il
costo delle sonde dedicate e del software di gestione e la necessità di ecografi di
ultima generazione per la sua esecuzione fanno sì che questa tecnologia sia ancora
riservata a pochi laboratori di eccellenza.
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