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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02212011-121615


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FATTORI, LAURA
URN
etd-02212011-121615
Titolo
La scrittura saggistica di Virginia Woolf
Dipartimento
LINGUE E LETTERATURE STRANIERE
Corso di studi
LINGUE E LETTERATURE MODERNE EUROAMERICANE
Relatori
relatore Giovannelli, Laura
Parole chiave
  • tunnelling process
  • woman's sentence
  • androgynous
  • moments of being
  • a room of one's own
Data inizio appello
14/03/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/03/2051
Riassunto
"Si tratta di ripensare alla vita umana in termini poetici". Questo è il compito che Virginia Woolf si prefigge: dare voce alla vita, perché è solo parlando che l'uomo si apre all'altro e crea una relazione. “L'uomo non possiede nulla, solo parole”, e solo queste possono dare un senso all’esistenza. Perciò, nella vita di quest’artista, era così necessaria la scrittura.
Virginia Woolf (1882-1941) rappresenta una delle figure più stimolanti del panorama letterario britannico del primo Novecento, benché non sia stata sempre apprezzata dalla cultura dominante dell'epoca, vuoi perché donna, vuoi perché "fuori dagli schemi". Fin dall'inizio del suo percorso artistico, ella ha da un lato espresso l'insoddisfazione nei confronti di forme letterarie ormai consunte, e dall'altro mostrato la consapevolezza che "both in life and art the values of a woman are not the values of a man", in una sorta di indissolubile intreccio tra innovazione estetica e problematica femminile.
Conosciuta soprattutto per i romanzi, non può essere d’altronde trascurata neppure per la sua produzione saggistica, in cui elabora e analizza la complessa relazione tra le donne e la scrittura, ma anche il rapporto tra innovazione e tradizione, tra sperimentalismo e realismo, tra l'artista e gli strumenti che la tradizione stessa le consegna.
Il presente lavoro si propone di ripercorrere le tappe dell’evoluzione letteraria di Virginia Woolf scrittrice, ma soprattutto critica e saggista straordinariamente “comune” e nondimeno acuta, ironica e sensibile. Durante la sua vita, Virginia era, come commentò T.S. Eliot, “il cuore della vita letteraria londinese”; dopo la sua morte, avvenuta nel 1941, i suoi scritti, soprattutto quelli di critica, hanno tuttavia ricevuto scarsa attenzione. L’esauriente biografia di Quentin Bell, che apparve nel 1972, rese pubblico molto materiale inedito, che stimolò una rinascita degli studi woolfiani.
Per inquadrare in modo appropriato la figura di Virginia Woolf, e l’influenza che ella ha avuto nel panorama letterario, abbiamo ritenuto necessario prendere in esame, oltre ai suoi scritti, anche la sua esperienza umana nel contesto storico-letterario del tempo. Il nostro interesse resta comunque rivolto soprattutto alla sua attività saggistica.

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