• politica estera e di sicurezza comune
• potenza civile
• relazioni con aree limitrofe
• strumenti
• Unione Europea

Il presente lavoro intende analizzare lo sviluppo del ruolo internazionale dell’Unione Europea e la sua crescente influenza a livello internazionale nelle molteplici dimensioni in cui si sviluppa la sua azione esterna.
Verranno dapprima analizzate le cause che portarono i fondatori della Comunità a volerla dotare di una “dimensione esterna”, in grado di competere nell’economia mondiale fondata sulla cooperazione multilaterale.
Verrà esaminata la struttura della PESC a seguito delle innovazioni proposte dal Trattato di Lisbona, con l’intento di chiarire quali strumenti e quali risorse possa utilizzare per promuovere il suo progetto di attore internazionale.
Verranno inoltre approfondite le relazioni dell’Unione Europea con le sue aree limitrofe per sottolineare come la volontà di creare uno spazio relativamente stabile e sicuro oltre i propri confini geografici sia sempre stata un obiettivo primario dell’azione esterna europea.
In particolare, si farà riferimento all’allargamento verso Est, alla politica mediterranea, dai suoi esordi fino all’Unione per il Mediterraneo, e al Partenariato orientale.
Sarà altresì esaminata, l’evoluzione della cooperazione allo sviluppo a partire dalla Convenzione di Yaoundé del 1963, fino ad arrivare agli sviluppi apportati dall’Accordo di Cotonou.
Per ultimo sarà presa in esame l’architettura della cooperazione allo sviluppo in ambito europeo, ponendo l’accento oltre che sulla gestione e sull’attuazione finanziaria dei programmi di cooperazione, anche sui recenti sviluppi della disciplina, in ambito europeo ed internazionale.