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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-02202012-000620


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GANDA, GIACOMO
URN
etd-02202012-000620
Titolo
CONSIDERAZIONI SULLE STRATEGIE ALIMENTARI DI Scyliorhinus canicula (Linneo, 1758) nel Mar Ligure meridionale
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Castelli, Alberto
relatore Dott.ssa Mancusi, Cecilia
Parole chiave
  • indice di importanza relativa
  • classificazione
  • contenuto stomacale
Data inizio appello
07/03/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/03/2052
Riassunto
La conoscenza del regime alimentare di una specie ittica in una determinata area risulta tra i parametri biologici ed ecologici più importanti al fine di una sua corretta gestione.
Il presente studio è volto alla conoscenza dell’ecologia trofica del gattuccio Scyliorhinus canicula (Linneo 1758) presente nel Mar Ligure Meridionale, tratto di mare in cui, attualmente, si conosce ben poco su questo argomento.
La prima parte dello studio è improntata sulla definizione della nicchia trofica della specie in base all’analisi dei contenuti stomacali.
L’area di provenienza dei campioni è rappresentata dalla porzione di Mar Ligure Meridionale delimitata ad est dalla costa toscana compresa tra la foce del fiume Magra e la costa settentrionale dell’Isola d’Elba, ad ovest dalla batimetrica degli 800 metri e dal limite delle acque territoriali corse.
Gli esemplari analizzati sono stati catturati durante lo svolgimento di diversi progetti, condotti nell’area di studio, nel periodo 2001-20011.
Complessivamente sono stati esaminati circa 486 stomaci. L’attività di laboratorio prevede l’acquisizione dei parametri morfometrici (lunghezza e peso), del sesso e della maturità sessuale di ciascun individuo, catalogato con un codice alfanumerico progressivo. Ogni stomaco, una volta separato dal resto dell’apparato digerente, viene pesato e conservato in etanolo al 75%. Prima dell’apertura, gli stomaci vengono pesati con una bilancia di precisione (sensibilità di 0,01g ) e il codice progressivo inserito in un foglio di calcolo elettronico; l’intero contenuto stomacale di ogni individuo campionato è stato sottoposto a lavaggi con acqua corrente con getto lieve ed è stato filtrato su appositi setacci. Anche tutto il contenuto stomacale viene pesato e le prede vengono identificate, attraverso l’uso del binoculare, al livello tassonomico più basso possibile (in base alle condizioni di conservazione in cui vengono rinvenute). In particolare per l'identificazione delle diverse specie sono state utilizzate le seguenti parti: per gli osteitti parti molli (residui dell’intero corpo del pesce), lische, mandibole e otoliti; per i cefalopodi parti molli (residui del mantello) e mandibole (i becchi); per i crostacei parti del carapace e chele (isopodi e decapodi). Per le prede identificate si registrano numero, peso e lunghezza.
Il contributo di ogni preda alla dieta di ciascuna specie viene valutato tramite l’indice di importanza relativa (IRI), calcolato per ciascuna preda, sia come valore assoluto che come valore percentuale, tenendo conto sia della taglia sia del sesso del predatore. Sono stati inoltre calcolati indici per definire la diversità della dieta e l’ampiezza di nicchia trofica di ciascuna specie di razza, tenendo conto sia della taglia sia del sesso.
Il gattuccio sembra possedere una nicchia trofica ampia e diversificata, testimoniando un buon livello di eurifagia. La maggior parte delle prede appartiene al dominio bentonico; ciò comporta che la predazione avvenga principalmente in prossimità del fondo. Si nutre principalmente di crostacei, secondariamente di cefalopodi e osteitti, mentre il ritrovamento di policheti è risultato occasionale.
Tutta l’attività del tirocinio è stata svolta presso i laboratori dell’Arpat Area Mare di Livorno.
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