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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02192022-231038


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE SIMONE, ANTONIO
URN
etd-02192022-231038
Titolo
Lo Sbarco in Normandia. L'operazione e i risvolti sull'esito del conflitto.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Giannotti, Andrea
Parole chiave
  • sbarco in normandia
Data inizio appello
04/03/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/03/2092
Riassunto
L’elaborato si prefigge lo scopo di descrivere ed analizzare una delle più vaste e complesse operazioni militari della storia ed i successivi risvolti sull’esito della seconda guerra mondiale: lo Sbarco in Normandia. Quel giorno, noto come D-DAY, migliaia di soldati statunitensi, inglesi, canadesi e francesi scrissero una delle pagine più importanti ed indelebili della storia moderna. Dopo anni di privazioni e di morte, il mondo intero ha per la prima volta l’occasione di sottrarsi definitivamente al giogo nazista. L’Operazione “Overlord”, trionfo dell’arte e della scienza militare, tutt’oggi rappresenta l’assalto dal mare più imponente mai tentato, la cui portata, a quasi un secolo di distanza, non ha avuto eguali.
Contrariamente a quel che si ritiene nell’opinione comune, l’entità dei contingenti schierati in Normandia era nettamente a sfavore degli Alleati: la riuscita dello sbarco non fu, dunque, esclusivamente merito del coraggio e del valore delle forze d’invasione ma anche del diligente e prolungato operato dei servizi di intelligence, della Resistenza francese, nonché del Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force (SHAEF). La campagna militare che ebbe seguito in Francia e sul fronte occidentale, nonostante l’iniziale isteresi e, in diverse occasioni, fallacità tattica, si sarebbe rivelata decisiva sull’esito della guerra e sulla capitolazione del Reich tedesco.
La trattazione ha inizio dal sistema delle conferenze, in occasione delle quali i leader di Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica e Canada concordarono sulla decisione finale di condurre uno sbarco anglo-americano sulla costa Nord-occidentale della Francia e contestualmente anche un secondo minore su quella meridionale. Ripercorrendo le fasi principali del processo di pianificazione alleato, dei preparativi, dell’addestramento, dell’attesa e della partenza, si guida il lettore in un lungo viaggio dalle colline verdeggianti del sud dell’Inghilterra alle spiagge gremite di ostacoli e campi minati della Normandia.
Con chiaro riferimento all’incerta e tardiva reazione tedesca nonché alla smisurata potenza di fuoco alleata, l’elaborato pone l’accento sul fatto che il Vallo Atlantico, la più grande opera difensiva che l’uomo avesse mai realizzato, risultò essere oramai acronica e fallace. Il fallimento della strategia di guerra sostenuta dall’OKW (Oberkommando der Wehrmacht) e l’impeto dell’iniziativa anglo-americana portarono in meno di tre mesi alla liberazione di Parigi e al termine della battaglia di Normandia, simboleggiando la disfatta tedesca sul fronte occidentale e la fine dell'occupazione della Francia. L’evoluzione degli eventi bellici aveva posto il Terzo Reich contro tutto il mondo con esiti che ormai apparivano scontati e che, al contrario, non erano stati previsti da Hitler e dai vertici dell’Alto Comando tedesco. L’inarrestabile avanzata sovietica sul fronte orientale e l’iniziativa alleata su quello occidentale avrebbero ben presto, e per la prima volta dall’inizio del conflitto, trasferito i combattimenti nel cuore della Germania fino alle porte di Berlino.
Infine, nella parte conclusiva della tesi, saranno evidenziati gli elementi cruciali e caratterizzanti “il giorno più lungo” e i conseguenti risvolti decisivi sulla liberazione dell’Europa.

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