Tesi etd-02192018-192748 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
BICCHI, ALESSANDRO
URN
etd-02192018-192748
Titolo
Trattamenti ricostruttivi nei tumori del cuoio capelluto : metodiche a confronto
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Dott. Lorenzetti, Fulvio
Parole chiave
- cuoio capelluto
- innesti lembi locali e liberi
- ricostruzione
- tumori cutanei
Data inizio appello
13/03/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le peculiarità anatomiche delle neoplasie maligne dello scalpo e del cuoio capelluto rimangono una sfida per la Chirurgia Plastica e Ricostruttiva. Nonostante siano state descritte numerose tecniche di ricostruzione per questi difetti, la ricostruzione ideale consiste nell'attenta valutazione di ogni singolo caso e si prefigge di raggiungere il miglior risultato estetico e funzionale danneggiando il meno possibile il sito donatore.
Lo scopo è di analizzare i risultati ottenuti in sette anni (dal 2011 al 2017) di esperienza nella ricostruzione delle perdite di sostanza del cuoio capelluto a seguito di exeresi tumorale mediante le varie tecniche chirurgiche a disposizione. Si vuole inoltre considerare la Chirurgia Plastica come parte integrante del trattamento globale dei tumori dimostrando che, tramite gli interventi di exeresi totale della neoplasia e ricostruzione con la tecnica più adeguata al singolo caso, la recidiva tumorale si abbassa ed è in accordo con i dati della letteratura.
Per quanto riguarda l’utilizzo di materiali e metodi, lo studio si propone di analizzare retrospettivamente 90 pazienti che, tra Gennaio 2011 e Dicembre 2017, sono stati sottoposti a ricostruzione dello scalpo. Sono stati inclusi solo pazienti con diagnosi di Carcinoma Spinocellulare, Basocellulare e Melanoma e ne sono stati valutati i seguenti parametri: età, sesso, tipo di tumore, localizzazione e dimensione della lesione, stato generale del paziente (comorbidità come fumo, diabete, ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco), tecnica di ricostruzione impiegata, tempo operatorio e eventuale recidiva tumorale.
Nei risultati abbiamo potuto osservare che, tra i 90 pazienti, 74 erano maschi con un rapporto M:F di 4:1 circa, l’età media era 72.3 anni, il basalioma il tumore più rappresentato coinvolgendo il 47% dei pazienti, seguito dallo spinocellulare con il 37% e dal melanoma con il 16%. L’ innesto è stato realizzato in 43 pazienti, il lembo locale in 38 ed il lembo libero nei restanti 9. I tempi operatori medi variano dai 38 minuti dell’innesto, all’ ora e 33 minuti per il lembo locale arrivando alle 4 ore per il lembo libero.
Le recidive osservate sono state tre nel gruppo ricostruito tramite innesto, tre nel gruppo in cui si è utilizzato un lembo locale e una tra i pazienti sottoposti a lembo libero.
In conclusione, grazie all’anali statistica, non si osserva una variazione della percentuale di recidiva per ciascun intervento e neanche una differenza statisticamente significativa rispetto ai dati della letteratura a riguardo. Il risultato dimostra così che la Chirurgia Plastica Ricostruttiva è parte integrante del trattamento oncologico di queste neoplasie.
La tipologia di intervento viene quindi decisa in base a parametri locali come l’estensione della lesione o il coinvolgimento del pericranio o il risultato estetico che si vuole e si può ottenere e secondariamente a parametri generali di salute, tenendo presente che ciascun tipo di intervento ha come fine ultimo la radicalità dell’escissione e i risultati a tal proposito sono equivalenti."
Lo scopo è di analizzare i risultati ottenuti in sette anni (dal 2011 al 2017) di esperienza nella ricostruzione delle perdite di sostanza del cuoio capelluto a seguito di exeresi tumorale mediante le varie tecniche chirurgiche a disposizione. Si vuole inoltre considerare la Chirurgia Plastica come parte integrante del trattamento globale dei tumori dimostrando che, tramite gli interventi di exeresi totale della neoplasia e ricostruzione con la tecnica più adeguata al singolo caso, la recidiva tumorale si abbassa ed è in accordo con i dati della letteratura.
Per quanto riguarda l’utilizzo di materiali e metodi, lo studio si propone di analizzare retrospettivamente 90 pazienti che, tra Gennaio 2011 e Dicembre 2017, sono stati sottoposti a ricostruzione dello scalpo. Sono stati inclusi solo pazienti con diagnosi di Carcinoma Spinocellulare, Basocellulare e Melanoma e ne sono stati valutati i seguenti parametri: età, sesso, tipo di tumore, localizzazione e dimensione della lesione, stato generale del paziente (comorbidità come fumo, diabete, ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco), tecnica di ricostruzione impiegata, tempo operatorio e eventuale recidiva tumorale.
Nei risultati abbiamo potuto osservare che, tra i 90 pazienti, 74 erano maschi con un rapporto M:F di 4:1 circa, l’età media era 72.3 anni, il basalioma il tumore più rappresentato coinvolgendo il 47% dei pazienti, seguito dallo spinocellulare con il 37% e dal melanoma con il 16%. L’ innesto è stato realizzato in 43 pazienti, il lembo locale in 38 ed il lembo libero nei restanti 9. I tempi operatori medi variano dai 38 minuti dell’innesto, all’ ora e 33 minuti per il lembo locale arrivando alle 4 ore per il lembo libero.
Le recidive osservate sono state tre nel gruppo ricostruito tramite innesto, tre nel gruppo in cui si è utilizzato un lembo locale e una tra i pazienti sottoposti a lembo libero.
In conclusione, grazie all’anali statistica, non si osserva una variazione della percentuale di recidiva per ciascun intervento e neanche una differenza statisticamente significativa rispetto ai dati della letteratura a riguardo. Il risultato dimostra così che la Chirurgia Plastica Ricostruttiva è parte integrante del trattamento oncologico di queste neoplasie.
La tipologia di intervento viene quindi decisa in base a parametri locali come l’estensione della lesione o il coinvolgimento del pericranio o il risultato estetico che si vuole e si può ottenere e secondariamente a parametri generali di salute, tenendo presente che ciascun tipo di intervento ha come fine ultimo la radicalità dell’escissione e i risultati a tal proposito sono equivalenti."
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