Tesi etd-02182022-150142 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LECCESE, SALVATORE
URN
etd-02182022-150142
Titolo
LE OPERAZIONI ANFIBIE: evoluzioni tattiche e prospettive future.
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Dott. Sberna, Salvatore
Parole chiave
- amphibious operations
- operazioni anfibie
Data inizio appello
03/03/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/03/2092
Riassunto
Nell’ambito della trattazione della tesi, saranno identificati i punti cardine di un’operazione anfibia, verranno introdotti esempi di importanti operazioni e sbarchi anfibi del passato, dallo sbarco in Normandia nella Seconda guerra Mondiale alle Forze Anfibie impegnate nella Prima Guerra del Golfo, quali sono stati i cambiamenti nonché le evoluzioni tecnologiche e dottrinali in ambito warfare, un inquadramento generale delle operazioni anfibie nell’odierno assetto geopolitico e delle prospettive future che potrebbero interessare le Forze Anfibie più importanti a livello internazionale: lo U.S. Marine Corps, i Royal Marines Commando e il San Marco.
In meno di un secolo abbiamo osservato un’evoluzione quasi sconvolgente delle operazioni anfibie. Durante la Seconda Guerra Mondiale assistevamo a potenti flotte che trasportavano decine di migliaia di fanti di marina pronti a essere sbarcati su coste ostili difese da truppe nemiche. Con il tempo, però, è evoluta la finalità stessa dell’utilizzo delle forze anfibie, che non è tanto da concentrarsi solamente nell’impiego effettivo e nella proiezione di potenza in sé, bensì anche, e in alcuni casi soprattutto, nel potere di deterrenza che una forza anfibia possiede quando imbarcata a largo su unità navali pronte.
Con il passare degli anni è cambiato il quadro geopolitico internazionale, la Guerra Fredda ha avuto fine e si è visto l’avvento di scenari sempre più fluidi, asimmetrici e ibridi; tutto ciò non ha fatto altro che determinare un nuovo cambiamento nelle strategie militari. Gli interessi internazionali si sono spostati verso quelle regioni terrestri del Paese che presentavano scontro di insurgency e le forza anfibie non hanno fatto altro che adattarsi, guadagnandosi anche la connotazione di “Second Army”.
Una metamorfosi che non si è assestata e che durante il XXI secolo ha visto l’apparizione di entità pseudo-nazionali (Stato Islamico) e si sono affermate nuove potenze regionali come Turchia, Iran e Corea del Nord, oltre a nuove aspiranti potenze globali come Cina e Russia, che hanno messo in discussione l’egemonia americana.
La trattazione cercherà dunque di rispondere ad una domanda che ogni Stato su scala globale sta ponendo al proprio compartimento Difesa:
Che ruolo e che importanza assumono ancora le forze anfibie all’interno della necessaria riorganizzazione delle Forze Armate oggigiorno?
Forti di un’elevata capacità di adattamento alle diverse esigenze operative entro le quali sono state impiegate, il futuro delle forze anfibie è, ora più che mai, incerto. Sicuri di una ormai assenza di assalti anfibi su larga scala come nella Seconda Guerra Mondiale o nella Guerra delle Falklands, le forze anfibie dovranno ritrovare una nuova entità e delle nuove esigenze operative al fine di sopravvivere e continuare a mantenere quel ruolo di elevata importanza all’interno dei compartimenti Difesa nazionali.
L’elaborato terminerà dunque con le prospettive future di sviluppo che potrebbero accomunare le forze anfibie su scala globale.
In meno di un secolo abbiamo osservato un’evoluzione quasi sconvolgente delle operazioni anfibie. Durante la Seconda Guerra Mondiale assistevamo a potenti flotte che trasportavano decine di migliaia di fanti di marina pronti a essere sbarcati su coste ostili difese da truppe nemiche. Con il tempo, però, è evoluta la finalità stessa dell’utilizzo delle forze anfibie, che non è tanto da concentrarsi solamente nell’impiego effettivo e nella proiezione di potenza in sé, bensì anche, e in alcuni casi soprattutto, nel potere di deterrenza che una forza anfibia possiede quando imbarcata a largo su unità navali pronte.
Con il passare degli anni è cambiato il quadro geopolitico internazionale, la Guerra Fredda ha avuto fine e si è visto l’avvento di scenari sempre più fluidi, asimmetrici e ibridi; tutto ciò non ha fatto altro che determinare un nuovo cambiamento nelle strategie militari. Gli interessi internazionali si sono spostati verso quelle regioni terrestri del Paese che presentavano scontro di insurgency e le forza anfibie non hanno fatto altro che adattarsi, guadagnandosi anche la connotazione di “Second Army”.
Una metamorfosi che non si è assestata e che durante il XXI secolo ha visto l’apparizione di entità pseudo-nazionali (Stato Islamico) e si sono affermate nuove potenze regionali come Turchia, Iran e Corea del Nord, oltre a nuove aspiranti potenze globali come Cina e Russia, che hanno messo in discussione l’egemonia americana.
La trattazione cercherà dunque di rispondere ad una domanda che ogni Stato su scala globale sta ponendo al proprio compartimento Difesa:
Che ruolo e che importanza assumono ancora le forze anfibie all’interno della necessaria riorganizzazione delle Forze Armate oggigiorno?
Forti di un’elevata capacità di adattamento alle diverse esigenze operative entro le quali sono state impiegate, il futuro delle forze anfibie è, ora più che mai, incerto. Sicuri di una ormai assenza di assalti anfibi su larga scala come nella Seconda Guerra Mondiale o nella Guerra delle Falklands, le forze anfibie dovranno ritrovare una nuova entità e delle nuove esigenze operative al fine di sopravvivere e continuare a mantenere quel ruolo di elevata importanza all’interno dei compartimenti Difesa nazionali.
L’elaborato terminerà dunque con le prospettive future di sviluppo che potrebbero accomunare le forze anfibie su scala globale.
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