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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02182022-111132


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CIRILLO, DAVIDE ANTONIO
URN
etd-02182022-111132
Titolo
L'IMPATTO DEI CONFLITTI ARMATI SUI FLUSSI MIGRATORI. CAUSE, DINAMICHE E SOLUZIONI
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Prof. Sberna, Salvatore
Parole chiave
  • Conflitti armati
  • flussi migratori
Data inizio appello
03/03/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/03/2062
Riassunto
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è quello di valutare l’impatto dei conflitti intra-statali contemporanei sui flussi migratori. Innanzitutto il lavoro si propone di individuare le cause che nel corso degli ultimi decenni spiegano il progressivo ‘sorpasso’ per numero e durata delle c.d. ‘nuove guerre’ rispetto a quelle ‘tradizionali’. A partire dalla seconda metà del XX secolo, le guerre civili, causate dall’emergere di elementi di scontro legati a “cultura, tradizione e religione”, hanno raggiunto una frequenza notevolmente superiore alle guerre regolari, generando ogni anno la fuga di milioni di persone dai propri paesi d’origine per motivi di sopravvivenza. Questo percorso è stato affrontato, innanzitutto, analizzando le diverse tipologie di migrazione e perché i migranti da conflitto sono diversi dai migranti comuni. Si è analizzata quale politica è la più adatta alla gestione dei flussi, ponendo un focus su quali debbano essere gli interventi nei paesi d’origine, in quelli di transito e infine sulla eventuale militarizzazione dei confini.
Successivamente, l’elaborato prevede una trattazione riguardante l’evoluzione dei conflitti armati partendo dalle guerre napoleoniche dell’Ottocento, passando per le guerre totali del ventesimo secolo, fino ad arrivare ai nuovi conflitti armati intra-statali. Il tutto corredato da statistiche sui conflitti armati che confermano come l’epoca post-bipolare vede la presenza di attori non statuali, l’impiego di strumenti non convenzionali, l’impossibilità di definire un campo di battaglia ed obiettivi precisi.
Alla luce di questo si è passati ad esaminare un case study, soffermandosi sulla situazione dell’Africa Sub-Sahariana ed in particolare del Mali, partendo dal colonialismo francese fino ad arrivare alla costituzione della Repubblica, per poi effettuare un focus sulla situazione che da ormai più di un decennio sta affliggendo il paese e che sta producendo importanti fenomeni migratori. Per questo si è analizzato anche l’insieme delle azioni che sono state poste in essere per cercare di portare ad un miglioramento della situazione, partendo dall’intervento delle Nazioni Unite e delle Organizzazioni Regionali che hanno adottato una serie di risoluzioni con lo scopo di stabilizzare il Paese. Infine è stato fatto un cenno anche all’intervento dell’Unione Europea ed in particolare a quello francese.
Alla luce di questo nell’ultima sezione della tesi sono state tratte delle conclusioni su quale debba essere la più efficace risposta nelle situazioni di post-conflitto, a partire da un progetto cosmopolitico che guardi al futuro, in modo da colmare la frattura globale/locale e favorire il ripristino della legittimità e la ricostruzione del controllo della violenza da parte delle autorità pubbliche.
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