• tutela extragiurisdizionale
• maladministration
• Mediatore europeo
• buona amministrazione

La tesi si propone come obiettivo quello di indagare il grado di effettività garantito al diritto ad una buona amministrazione in ambito comunitario. L’analisi si sviluppa a partire dalla nascita del principio di buona amministrazione, che grazie alla Carta dei diritti fondamentali, è diventato un vero e proprio diritto sancito, permettendo così di realizzare un passo decisivo verso l’ampliamento nella tutela delle posizioni giuridiche dei singoli. Il lavoro è proseguito indagando sul ruolo del suo principale precursore, ossia il Mediatore europeo, che attraverso la sua attività di controllo sui casi di cattiva amministrazione, cerca di garantire che l’amministrazione europea raggiunga e mantenga i più elevati standard amministrativi. Un’indagine sui risultati raggiunti e sulle iniziative intraprese negli ultimi 17 anni della sua attività, ha permesso di tracciare un bilancio positivo sull’attività condotta dal Mediatore, anche alla luce delle problematiche che ancora oggi connotano la sua posizione. L’ombudsman rappresenta una figura chiave in quelle che vengono definite le forme di tutela non giurisdizionale, ovvero l’insieme dei rimedi in via amministrativa o affidati ad organi specializzati, a carattere quasi judicial, che offrono un metodo alternativo alla risoluzione delle controversie, con l’obiettivo di superare i limiti riscontrabili nei tradizionali rimedi giurisdizionali. A questo proposito, nel lavoro è stato analizzato, anche il campo della tutela giudiziale, attraverso l’esame dei principali rimedi offerti dal giudice comunitario, mettendone in luce le principali criticità e ponendo alcuni spunti per uno sviluppo futuro. La creazione di una «giustizia amministrativa integrata» a livello europeo, composta da rimedi giurisdizionali e non, permette di garantire agli individui una maggiore soddisfazione in termini di effettività della tutela.