Tesi etd-02182021-102353 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
SANTINI, LORENZO
URN
etd-02182021-102353
Titolo
Radioterapia VMAT in pazienti affetti da paraganglioma parasimpatico non candidabili a chirurgia
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Taddei, Stefano
correlatore Dott.ssa Bacca, Alessandra Violet
correlatore Dott.ssa Bacca, Alessandra Violet
Parole chiave
- paraganglioma
- radioterapia
- vmat
Data inizio appello
09/03/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/03/2091
Riassunto
I paragangliomi (PGL) sono neoplasie neuroendocrine che originano embriologicamente dai gangli extra-surrenalici della cresta neurale, nella maggior parte dei casi benigne ed altamente vascolarizzate.
I tumori neuroendocrini derivanti dalle cellule cromaffini della midollare del surrene sono invece denominati feocromocitomi (FEO).
La clinica di questi tumori è varia ed è strettamente dipendente dalla loro origine, dalla loro sede di insorgenza e, se presente, dal tipo di mutazione germinale riscontrabile.
Il nostro studio prende in considerazione un gruppo di pazienti affetti da PGL parasimpatico, non secernente, non candidabili alla rimozione chirurgica della massa neoplastica. Questo trattamento rappresenterebbe infatti il gold standard per la terapia di questi tumori, ma la loro stretta adesione alle strutture vascolo-nervose aumenta la difficoltà chirurgica e le eventuali complicanze, indirizzando verso altri tipi di trattamento, tra cui la radioterapia.
Lo scopo di questo studio è valutare l’efficacia del trattamento radioterapico con tecnica VMAT in questa categoria di pazienti, così da poter offrire una valida opportunità terapeutica anche nei casi ritenuti non operabili.
Nella nostra coorte di pazienti, sia considerando una scala di outcome clinico che una valutazione dimensionale radiologica (RM), abbiamo evidenziato un miglioramento o una stabilizzazione del quadro di malattia nell’87,5% dei casi. Solamente nel 12,5% dei casi questa tecnica ha determinato effetti collaterali, comunque transitori e con remissione spontanea nell’arco di 2 mesi. Questi dati suggeriscono che la radioterapia VMAT può essere una valida opzione terapeutica nei pazienti affetti da PGL parasimpatico non candidabili alla chirurgia, visto il buon rapporto rischio/beneficio.
I tumori neuroendocrini derivanti dalle cellule cromaffini della midollare del surrene sono invece denominati feocromocitomi (FEO).
La clinica di questi tumori è varia ed è strettamente dipendente dalla loro origine, dalla loro sede di insorgenza e, se presente, dal tipo di mutazione germinale riscontrabile.
Il nostro studio prende in considerazione un gruppo di pazienti affetti da PGL parasimpatico, non secernente, non candidabili alla rimozione chirurgica della massa neoplastica. Questo trattamento rappresenterebbe infatti il gold standard per la terapia di questi tumori, ma la loro stretta adesione alle strutture vascolo-nervose aumenta la difficoltà chirurgica e le eventuali complicanze, indirizzando verso altri tipi di trattamento, tra cui la radioterapia.
Lo scopo di questo studio è valutare l’efficacia del trattamento radioterapico con tecnica VMAT in questa categoria di pazienti, così da poter offrire una valida opportunità terapeutica anche nei casi ritenuti non operabili.
Nella nostra coorte di pazienti, sia considerando una scala di outcome clinico che una valutazione dimensionale radiologica (RM), abbiamo evidenziato un miglioramento o una stabilizzazione del quadro di malattia nell’87,5% dei casi. Solamente nel 12,5% dei casi questa tecnica ha determinato effetti collaterali, comunque transitori e con remissione spontanea nell’arco di 2 mesi. Questi dati suggeriscono che la radioterapia VMAT può essere una valida opzione terapeutica nei pazienti affetti da PGL parasimpatico non candidabili alla chirurgia, visto il buon rapporto rischio/beneficio.
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