Tesi etd-02182020-161240 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
CARDELLI, ELISA
URN
etd-02182020-161240
Titolo
Ruolo della modalità del parto nello sviluppo del microbiota delle vie aeree neonatali
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Mannella, Paolo
Parole chiave
- aspirato vie aeree
- Lactobacillus
- microbiota
- parto vaginale
- taglio cesareo
Data inizio appello
10/03/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/03/2090
Riassunto
Il presente studio ha l’obiettivo di dimostrare una correlazione tra la modalità del parto e lo sviluppo del microbiota delle vie aeree neonatali, attraverso il confronto tra la colonizzazione microbica conseguente al parto vaginale (PV) e quella che si instaura dopo il taglio cesareo (Tc). La raccolta dei campioni è stata eseguita in due periodi distinti, rispettivamente della durata di cinque mesi (maggio-settembre 2018) e sette mesi (marzo-settembre 2019), presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Santa Chiara dell’AOUP. Tali campioni sono costituiti da aspirato delle vie respiratorie del neonato, ottenuto subito dopo la nascita. Il disegno dello studio ha previsto un’analisi batteriologica dei campioni, realizzata dal Laboratorio di Microbiologia del Dipartimento di Ricerca Traslazionale dell’Università di Pisa, e parallelamente un’analisi virologica degli stessi, eseguita dal Laboratorio della U.O. di Virologia della AOUP. La totalità dei campioni analizzati mediante elettroforesi ha mostrato presenza di DNA batterico, indipendentemente dalla modalità di nascita. Ne consegue che il feto non è un organismo sterile, ma viene a contatto con la popolazione batterica già durante la gestazione. Tuttavia la Real-Time PCR ha evidenziato una carica batterica totale significativamente superiore nei campioni da PV. Questo dimostra che il passaggio attraverso il canale vaginale è un fattore determinante nella formazione del microbiota delle vie aeree neonatali. Inoltre, con la semina su terreni di coltura idonei, si è riscontrata l’assenza di batteri vitali nei campioni da Tc; al contrario, il PV consente la colonizzazione delle vie aeree da parte di batteri vivi, che possono dunque esprimere il loro microbioma. I risultati della Real-Time PCR rivelano una quantità di Lactobacillus spp. significativamente maggiore nei campioni ottenuti da PV rispetto a quelli da Tc. Tramite l’identificazione dei ceppi batterici, essi sono anche stati indicati come microrganismi prevalenti nei campioni da PV. Poiché i batteri del genere Lactobacillus dominano la flora commensale vaginale, queste evidenze confermano l’ipotesi che, durante il parto, sia proprio il passaggio attraverso il canale vaginale a determinare tale colonizzazione. Si può quindi concludere che il Tc determina l’instaurarsi di un deficit microbico a livello delle vie aeree neonatali, che impedisce il corretto sviluppo di una competenza immunitaria locale. A questo consegue un maggior rischio di disbiosi, patologie allergiche respiratorie, asma, perpetuarsi di infezioni respiratorie e riacutizzazioni di BPCO, polmoniti da ipersensibilità, polmoniti eosinofile, pneumopatie interstiziali, ridotta protezione da un’eventuale trasformazione neoplastica dell’epitelio e ridotto sviluppo polmonare. La quantificazione del DNA di Torque teno virus non è risultata statisticamente significativa.
File
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