Tesi etd-02182016-114338 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
PELLEGRINI, ALESSANDRA
URN
etd-02182016-114338
Titolo
La terapia chirurgica della neoplasia del testicolo nell'età evolutiva e nei giovani adulti
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Spinelli, Claudio
Parole chiave
- pediatric
- testis
- tratment
- tumor
Data inizio appello
15/03/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi ha come obiettivo l’analisi dei risultati in termini di sopravvivenza e qualità della vita di 52 pazienti, bambini, adolescenti e giovani adulti, affetti da tumore del testicolo a cellule germinali in seguito alla funicolectomia e all’orchiectomia.
Di questi pazienti si è analizzato ogni aspetto dalla sintomatologia di esordio, l'iter diagnostico fino alla terapia chirurgica ed oncologica.
Si sono quindi paragonati i vari standard terapeutici in base alla sopravvivenza libera da malattia.
In particolare ci siamo soffermati sulla sorveglianza eseguita nei pazienti in primo stadio in seguito ad intervento chirurgico, paragonandola come outcome alle terapie citotossiche.
I nostri risultati hanno confermato che in caso di malattia non infiltrante e senza fattori di rischio questa è la scelta più opportuna poichè garantisce lo stesso risultato in termini di sopravvivenza libera da malattia senza rischiare di incorrere in overtreatment in pazienti giovani a forte rischio, quindi, di sequele a lungo termine.
Allo stesso tempo la sorveglianza serrata permette, in quei casi in cui si ha ripresa, di individuarla precocemente per poter intervenire prontamente e guarire il paziente.
La prognosi, nel nostro studio, a 5 anni è del 100% di sopravvivenza.
Di questi pazienti si è analizzato ogni aspetto dalla sintomatologia di esordio, l'iter diagnostico fino alla terapia chirurgica ed oncologica.
Si sono quindi paragonati i vari standard terapeutici in base alla sopravvivenza libera da malattia.
In particolare ci siamo soffermati sulla sorveglianza eseguita nei pazienti in primo stadio in seguito ad intervento chirurgico, paragonandola come outcome alle terapie citotossiche.
I nostri risultati hanno confermato che in caso di malattia non infiltrante e senza fattori di rischio questa è la scelta più opportuna poichè garantisce lo stesso risultato in termini di sopravvivenza libera da malattia senza rischiare di incorrere in overtreatment in pazienti giovani a forte rischio, quindi, di sequele a lungo termine.
Allo stesso tempo la sorveglianza serrata permette, in quei casi in cui si ha ripresa, di individuarla precocemente per poter intervenire prontamente e guarire il paziente.
La prognosi, nel nostro studio, a 5 anni è del 100% di sopravvivenza.
File
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tesi_snz_ringraz.pdf | 1.04 Mb |
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